giovedì 8 dicembre 2011

MONTI COME BERLUSCONI ?

La borsa oggi è crollata: il sistema bancario italiano pare necessiti di 15 miliardi per rientrare nei parametri europei, infatti.
Cominciano inoltre ad apparire le magagne del decreto Monti, di quel decreto che di sicuro preleva di più da chi meno possiede e poco da chi più dispone.
-E' ben nota la problematica sulle pensioni: secondo Monti e prima di lui Berlusconi non esistono per i pensionandi ed i pensionati "diritti acquisiti". Motivo per cui è possibile per il "tecnocrate" del liberismo mettere, di colpo, "scaloni" -ossia aumenti di sei anni- per i nati nel 1952 che invece di accedere nel 2012 o 2013 all'agognata pensione andranno fra sei anni. Costoro non hanno -nella logica del decreto- alcun diritto acquisito da rivendicare come non l'hanno i già pensionati, che potevano contavano finora su una pensione indicizzata in linea col processo di inflazione (oggi) e di svalutazione prevedibile (domani).
-secondo Monti le province (104 in Italia) non dimagriranno il budget per i parassiti che con esso  vivono entro Aprile (come stava scritto sulle bozze che circolavano prima della seduta del Consiglio dei Ministri) perchè servirà una ulteriore legge (non quella costituzionale per la loro estinzione) per eliminare i Consigli elefantiaci e le Giunte di 12/18 parassiti. Si, per i parassiti ci sono problemi di diritti acquisiti !
(Il giochetto lo aveva messo in scena Berlusconi in Agosto: far credere che le province si sarebbero ridotte per far digerire i sacrifici agli italiani e poi tirare la fatidica parolina: "diritti acquisiti" da salvaguardare per non far nulla ai danni dei galoppini dei partiti che occupano i Palazzi delle Province.
-I vitalizi dei parlamentari si ridurranno solamente per i prossimi pensionandi (perchè gli attuali parlamentari-parassiti soto coperti dai "diritti acquisiti"). Le indennità di 20/25.000,oo euro dei 900 scilipodi non possono ridursi perchè esistono pure per loro i "diritti acquisiti".
-I capitali scudati dal Governo Berlusconi non si potranno propabilmente ritassare perchè la Corte Costituzionale potrebbe ritenere incostituzionale la "malafede" dello Stato, che aveva già scagionato e condonato le sanzioni ai malfattori che fecero rientrare (quasi esentasse) i capitali dall'estero. Capitali che peraltro risultano coperti dall'incognito persino al fisco; non si sa infatti a chi appartengono o per meglio dire appartenevano in quanto sono passati di mano.
Ragionare sulla vendita delle frequenze tv che ad oggi beneficiano Rai e Mediaset non si può perchè c'è di mezzo Berlusconi (ancora a cavallo nonostante i Monti ed i Passer..).
Sta venendo fuori in buona sostanza che anche il tecnocrate, il professore, cerca soldi dove esiste il bisogno dei deboli ed  evita di cercarli  (con una imposta PATRIMONIALE) dove esiste l'abbondanza dei forti, nella logica che i ricchi investono (e creerebbero investimenti) mentre i poveri diavoli consumano ricchezza (per campare). Ne ha fatto cenno Monti nella Conferenza stampa agli italiani !
I mercati si sono accorti che il decreto -di 30 miliardi- di soldi veri ne mobilita meno di venti, solo quelli sottratti ai poveri diavoli; il resto impatta con i privilegi di sempre e quindi suscettibili di svanire, come svanivano ai tempi di Berlusconi.
Nulla di nuovo sotto il sole ! 

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