giovedì 26 maggio 2011

Contessa Entellina. Ancora una ennesima puntata: show alla maniera ... .. per chiedere ... diritti e risposte

II. Una sola fede
172 Da secoli, attraverso molte lingue, culture, popoli e nazioni, la Chiesa non cessa di confessare la sua unica fede, ricevuta da un solo Signore, trasmessa mediante un solo Battesimo, radicata nella convinzione che tutti gli uomini non hanno che un solo Dio e Padre. Sant'Ireneo di Lione, testimone di questa fede, dichiara:
173 « In realtà, la Chiesa, sebbene diffusa in tutto il mondo fino alle estremità della terra, avendo ricevuto dagli Apostoli e dai loro discepoli la fede [...], conserva questa predicazione e questa fede con cura e, come se abitasse un'unica casa, vi crede in uno stesso identico modo, come se avesse una sola anima ed un cuore solo, e predica le verità della fede, le insegna e le trasmette con voce unanime, come se avesse una sola bocca ».
174 « Infatti, se le lingue nel mondo sono varie, il contenuto della Tradizione è però unico e identico. E non hanno altra fede o altra Tradizione né le Chiese che sono in Germania, né quelle che sono in Spagna, né quelle che sono presso i Celti (in Gallia), né quelle dell'Oriente, dell'Egitto, della Libia, né quelle che sono al centro del mondo ». « Il messaggio della Chiesa è dunque veridico e solido, poiché essa addita a tutto il mondo una sola via di salvezza ».
175 « Conserviamo con cura questa fede che abbiamo ricevuto dalla Chiesa, perché, sotto l'azione dello Spirito di Dio, essa, come un deposito di grande valore, chiuso in un vaso prezioso, continuamente ringiovanisce e fa ringiovanire anche il vaso che la contiene ».

Ieri sera uno show fuori tempo nella Chiesa della Favara
Non riusciamo a raccontare l'ennesimo show messo in atto ieri sera da alcuni (pochi) "veri latini" (ossia fanatici alla ...), che rivendicavano "diritti", "risposte" e "Chiese esclusive".
Dopo avere assistito, a distanza di sei mesi dall'ultimo loro collettivo ingresso in chiesa, alla celebrazione della messa vespertina, esigevano -con alte grida- queste cose dal migliore, per bontà e fede, dei sacerdoti che si sono succeduti in quella Chiesa negli ultimi decenni: padre Giorgio Ilardi, il sacerdote che riempie quella chiesa coinvolgendo chiunque lo desideri, si tratti di greci, latini e dubbiosi.
Padre Ilardi, sacerdote dalle "porte aperte" a credenti e non credenti, a cristiani e non, ha lietamente dialogato con loro senza preclusioni.
Dopo la breve messa in scena (che a dire di qualcuno ci mancava da qualche tempo), la Chiesa della Favara è stata lasciata libera: erano arrivati i carabinieri.

Riflessione
Quelli sopra riportati, all'inizio di questa pagina, sono articoli estrapolati dal Catechismo della Chiesa Cattolica (rito romano).
Ci chiediamo chi conosca, fra noi, a Contessa cosa sia la Fede.
Ce lo chiediamo alla luce di chi ancora nel 2011 attribuisca alla Chiesa (intesa come edificio) la funzione di una sezione di partito (dove inevitabilmente si parla di diritti) da usare a dispetto di altre persone, che senza loro nè merito nè demerito, sono state battezzate in un'altra Chiesa (intesa come edificio).
Avvertiamo commiserazione per quei concittadini che ritengono, ancora nel 2011, che in una Chiesa (intesa come edificio) possano pregare solo quelli che lì sono stati battezzati.
Ci stupisce che possano esistere persone che arrivino all'età di 40, 50, 60 anni ed anche oltre e riescano a trovare 'spirito' per chiedere distinzione di diritti  (ma cosa sono i diritti all'interno della Chiesa ?) fra coloro vogliono sedere fra i banchi di una Chiesa (intesa come edificio). 
E' davvero roba da ... .riflettere seriamente.

1 commento:

  1. Rimango ancora una volta costernato. La vicenda occorsa, seppur celata da un puerile tentativo, invero appare più come una subdola discriminante e non come voluto far credere in quel di una dissimulata crociata. Rimane, pertanto, inconcepibile poter credere che chi si professa credente possa vantare differenze, possa ritenere una casa di culto sia essa latina o greca, come esclusiva. Sia lodato Gesù Cristo
    G. Polizzi

    RispondiElimina