sabato 13 dicembre 2025

Una santa nella Sicilia bizantina

Santa Lucia

Siracusa capitale dell'impero
bizantino

Nel 663 l'imperatore Costante II,
dopo aver tentato senza successo
di conquistare il Ducato di Benevento,
 pose la sua residenza imperiale a
Siracusa, che divenne dunque
la città più importante dell'impero.






Santa Lucia è profondamente legata alla Sicilia bizantina, soprattutto a Siracusa, dove nacque e fu martirizzata e il culto si sviluppò enormemente in epoca bizantina con la costruzione di basiliche e la gestione delle sue reliquie, che rimasero in Sicilia fino al 1039 quando il generale bizantino Giorgio Maniace le trasferì a Costantinopoli, ma il suo culto rimase centrale, tanto che la Basilica di Santa Lucia al Sepolcro a Siracusa fu edificata su una basilica bizantina preesistente e divenne un importantissimo centro di culto nel periodo bizantino, con testimonianze archeologiche sotterranee che risalgono a quell'epoca.

 Essa nacque a Siracusa tra il 280 e il 290 d.C. e subì il martirio nel 304 d.C. durante le persecuzioni di Diocleziano, diventando subito patrona della città. Durante il dominio bizantino (dal VI secolo in poi), il culto si consolidò, e il luogo del martirio divenne un importante santuario. Sotto l'attuale basilica si trovano le catacombe cristiane, con testimonianze archeologiche che attestano la continuità del culto e la presenza di strutture bizantine. La basilica bizantina (VI-VII sec.) era scavata nella roccia, sul cui sito sorge l'attuale complesso monumentale.

 Nel 1039, il generale bizantino Giorgio Maniace, durante una campagna per riconquistare la Sicilia dagli arabi, prelevò il corpo di Santa Lucia da Siracusa e lo portò a Costantinopoli come dono all'imperatrice Teodora. Questo evento aumentò notevolmente il prestigio di Lucia in Oriente, legandola strettamente all'Impero Bizantino, anche se il culto in Oriente non ebbe la stessa risonanza che in Occidente, dove il corpo fu poi trafugato dai Veneziani nel 1204.

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