domenica 3 novembre 2024

Pagine di Storia, cultura e natura (3)

 Guido Pescosolido è ordinario di Storia moderna nell’Università di Roma «La Sapienza». Ha insegnato nelle Università di Messina, della Tuscia, di Napoli Federico II, Roma Tre e Luiss.

 Tra le sue pubblicazioni sulla storia economica, sociale e politica dell’Italia dal secolo XVII ai nostri giorni ricordiamo: Terra e nobiltà. I Borghese. Secoli XVIII e XIX (Jouvence, 1979); Agricoltura e industria nell’Italia unita (Laterza, 20044); Unità nazionale e sviluppo economico in Italia. 1750-1913 (Edizioni Nuova Cultura, 2014); Nazione, sviluppo economico e questione meridionale in Italia (Rubbettino, 2017).


Ha Scritto


Sull'economia siciliana nell'Unificazione Italiana

  Al riguardo non si può certo dire che al momento dell'unità la Sicilia, il Mezzogiorno continentale, ma neppure il Nord Italia avessero avviato un processo di industrializzazione che potesse definirsi veramente tale a confronto di quelli  in atto in altri paesi e segnatamente in Inghilterra. Il divario strettamente economico tra Nord e Sud d'Italia, pure esistente, era tuttavia alquanto contenuto se lo si guardava attraverso la lente dell'industrializzazione, ossia della più importante componente del processo di modernizzazione. E questo non perchè non fossero consistenti in assoluto le distanze nel confronto diretto all'interno della penisola, ma perchè si trattava di dislivelli tra due aree entrambe arretrate rispetto ai paesi industrializzati d'Europa, entrambe basate su un'economia di natura quasi esclusivamente agricolo-commerciale.

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