martedì 10 settembre 2024

Vivere nella Valle del Belice

  Vivere nelle periferie, 

desiderando un mondo migliore


Uno spiazzo di Contessa Entellina negli anni
della ricerca svolta da Anton Blok, in questo
caso autore pure della fotografia.

Nel 1998 lo studioso olandese e’ tornato a 
Contessa E. 
per riceverne la cittadinanza
onoraria  conferitagli dall’allora sindaco
Francesco Di Martino





 Il Blog, nelle intenzioni di chi ne ha curato prevalentemente in prima persona il taglio ed il ruolo, ha voluto essere uno spazio di riflessione con carattere culturale. C’è stato, in passato, sulle pagine del blog un confronto fra più collaboratori che è stato assolutamente libero di scegliere fra i problemi più o meno rilevanti della vita civile, culturale e persino spirituale, della nostra piccola realtà comunitaria, Contessa Entellina.

   Occasionalita’ nella nascita del blog: 

le porte chiuse

   Le pagine del blog persino nell’affrontare temi più connessi alla spiritualità (sopratutto nel periodo iniziale delle pubblicazioni) sono sempre state caratterizzate dalla laicità dell’iniziativa, chiaramente dimostrata dalla piena libertà delle idee e delle esperienze che si sono sempre sviluppate per la difesa e la promozione della dignità di ciascun uomo, di ciascuna comunità, associazione etc, prescindendo sempre da qualsiasi tipo di prevenzione ideologica, culturale in senso ampio, parrocchiale e/o partitica. 

Dall’ occasionalità al consolidarsi dell’iniziativa

    Ai nostri giorni e’ diffusa l’abitudine di riportare sui media opere, comportamenti e storie che siano significative e pure che siano di nessuna rilevanza. Sul blog abbiamo riportato prevalentemente riflessioni su vicende locali,  o dello spazio territoriale più ampio, o di politica generale con ricadute sui territori.  Nelle intenzioni attuali, per il tempo (piuttosto limitato) che ci siamo proposti di continuare a scrivere pagine per il  blog (…fino al prossimo dicembre), ci piace rileggere, o meglio ri-affrontare i contenuti che un amico recentemente deceduto, ha dedicato al nostro territorio: ci riferiamo al prof. Anton Blok, antropologo olandese di notorietà e rilevanza internazionale, e ad uno dei sui libri “La Mafia in un paese della Sicilia Occidentale”. Lo faremo con ottica più ampia che alla sola delimitazione al nostro territorio, come d’altronde anche il prof. Blok, estendeva quei comportamenti a realtà ben oltre il nostro paesino.

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