domenica 1 settembre 2024

Le date della Storia contemporanea (7)

Sappiamo che ai giovani non piace la politica, o comunque non li entusiasma. Riteniamo però che chi non segue le vicernde pubbliche favorisce il governo dei peggiori, di coloro che più che adoperarsi per la collettività e per la terra su cui operano, coltivano semplicemente il proprio orgoglio personale. La Storia che ci precede è Storia da conoscere.

 Essa congiuntamente  alle vicende giornaliere a cui tutti nel nostro piccolo partecipiamo,  costituisce l'enciclopedia che attesta se siamo diventati o meno buoni cittadini e veri difensori della cosa pubblic

Una pagina al giorno... o quasi

di Storia contemporanea.

1817

(dalla fine dell'ancien régime fino ai giorni  ...)




 La situazione economica dell’Italia permane critica a causa della persistente carestia in diverse parti della penisola, e in particolare nello Stato pontificio, si registrarono disordini popolari,sempre prontamente repressi dalle forze dell’ordine. Cresce negli ambienti liberali l’opposizione alla politica della Restaurazione. Sopratutto nell’Italia centrale e meridionale si diffonde l’organizzazione segreta della Carboneria, la quale progetta una rivolta generale nello Stato pontificio approfittando di una malattia di Papa Pio VII che rende probabile un periodo di sede vacante. La guarigione del pontefice  sconvolge i progetti dei cospiratori, un gruppo dei quali tenta ugualmente un’insurrezione a Macerata. Nella notte tra il 23 e il 24 giugno alcuni carbonari scendono armati nelle strade, ma il popolo non li segue e i gendarmi possono soffocare la rivolta sul nascere.

Gennaio
1. Entra in vigore in Sicilia la nuova divisione amministrativa in sette province: Palermo, Messina, Catania, Girgenti (l’attuale Agrigento), Siracusa, Trapani, Caltanissetta.

17. Rigorose disposizione  nel Lombardo-Veneto sono emanate contro i contravventori del regolamento sul porto d’armi, che vengono equiparati ai colpevoli di “ gravi trasgressioni politiche”.

Febbraio
Casi di tifo sono segnalati a Venezia e, nei mesi successivi, in altre parti d’Italia.

Aprile
29. Un nuovo ordinamento giudiziario, elaborato dal ministro Luigi de’ Medici, entra in vigore nel regno delle Due Sicilie. Sostituisce nella parte continentale dello Stato il precedente ordinamento giudiziario napoleonico.


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