sabato 3 agosto 2024

Contessa Entellina e il suo territorio

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C.da Castello di Calatamauro (Contessa Entellina)

 Territorio, siti e riflessioni

Sembrano lontani i giorni in cui l’area di Calatamauro è stata di interesse degli storici, degli archeologi e motivo di ampio coinvolgimento delle associazioni culturali e promozionali del territorio.

I nostri sono giorni (lo riportano  i testi di Economia) in cui gli elementi potenziali di un territorio possono affermarsi ovvero crollare in modo rapido e persino imprevisto. In questa logica -ci pare di cogliere- potrebbe e dovrebbe rientrare la valorizzazione storica e archeologica di Castello Calatamauro.
La storia di Calatamauro è legata, la conosciamo tutti, dalla resistenza bizantina e sveva in funzione anti-saracena, al successivo avvicendarsi delle famiglie baronali e feudali che l’hanno posseduto nel corso di più secoli: dai Peralta ai Cardona, ai Gioeni e fino ai Colonna. Come è altrettanto interessante storicamente la vicenda dei passaggi di proprietà nel periodo riformistico-latifondistico post-napoleonico, che tanto appassionava il concittadino Nicola Foto, di cui conserviamo decine di cassette registrate sulle vicende legate al territorio di Contessa Entellina.

Riflessioni

I territori e le comunità locali nei nostri giorni, se non vengono finalizzate e organizzate per competere, per mostrare la valenza storica e quella dell’accoglienza, rischiano non solamente l’irrilevanza e l’isolamento ma anche la regressione demografica. Situazioni, entrambi, che noi di Contessa Entellina constatiamo nella nostra realtà.

Competere e interagire con i flussi -ci spiegano i libri di economia e di sociologia-  significa acquisire consapevolezza della realtà 
1) del territorio, 
2) della sua storia,
3) dei processi che lo caratterizzano 
4) del mettere quindi  "a sistema" i diversi operatori e protagonisti  che in esso vivono e sanno ben operare.

Obiettivo di noi residenti a Contessa Entellina resta sempre quello di individuare i percorsi culturali da seguire ed i soggetti (che non mancano) da coinvolgere per valorizzare i tanti beni collettivi del territorio in un quadro sistemico di azioni e proposte utili a promuoverne sia il capitale umano, sociale che quello economico. 
 È opinione di tanti osservatori delle vicende locali che rispetto ad anni trascorsi qualcosa localmente stia venendo meno. Vorremmo, ovviamente, sbagliare!

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