sabato 31 agosto 2024

Autonomia differenziata, per accentuare il divario Nord - Sud ?

 Sfogliando i giornali 

E’ stato raggiunto il quorum di firme per la proposta di referendum abrogativa della legge sull’autonomia differenziata. Riportiamo di seguito il punto di vista di chi non e’ d’accordo a cedere maggiori competenze alle regioni

1) Si sta pensando a un potenziamento del decentramento senza avere verificato se saranno in grado le Regioni di garantire un percorso di miglioramento nell’erogazione dei servizi ai cittadini in mancanza di un prerequisito fondamentale per poterlo fare e cioè le risorse economiche.

2) Una riforma dell’autonomia e del decentramento che aumenta il divario non solo tra Nord e Sud, ma tra Regione e Regione, e persino tra Regioni e grandi città, non può che nascere già cariata. 

3) I Lep (Livelli essenziali delle prestazioni) che vengono erogati devono assicurare i requisiti minimi di servizio necessari in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale, in modo da garantire uguaglianza sui diritti sociali e civili, come la Costituzione sancisce. E però ad oggi sulla misura, la forma e la mappatura dei Lep si è in alto mare. Eppure, viene proposto di partire con le materie che non richiedono Lep. Non si può’ partire sulla base di un «partiamo e poi si vedrà». Il governo si è preso due anni per definire i Lep. A partire da lì si procederà per la ricerca dei fondi necessari.
4) non si sa ad oggi quanto verrebbero a costare agli italiani i Lep. Questi in ogni caso  richiedono copertura e finanziamento che si possono impegnare solo nei limiti permessi dai ben noti vincoli di finanza pubblica tenendo conto che devono essere assicurati a tutte le Regioni e non solo a quelle che esigono maggiori competenze. Senza queste coperture, le funzioni rimangono prerogativa statale, non regionale. Si tratta di miliardi. 
5) Non a tutti è chiara l’ampiezza delle materie che le Regioni possono chiedere di gestire in proprio. Si va dall’istruzione alla salute pubblica, dall’ambiente a competenze fiscali. E pure l’energia. 
Come faranno venti Regioni che vanno all’estero per trattare con i fornitori di energia e riuscire a strappare un prezzo inferiore a quello che riesce a ottenere uno Stato. Pura fantasia. 
 

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