martedì 16 luglio 2024

Viviamo in Occidente. Scrutiamo aspetti del sistema (16)

Le società occidentali che cambiano: 

La famiglia (4) 

 Consultando gli antichi registri di nascita (stato civile) del Comune di Contessa Entellina è facile cogliere che fino alla fine dell'Ottocento ed anche fino ai primi decenni del Novecento la fecondità media per ciascuna donna era mediamente di 5-6 figli e comunque rarissimamente ci si imbatte, si coglie, nella fecondità naturale un numero di figli per donna inferiore ai 4-5.

La società siciliana all'inizio
del Novecento.

Sappiamo tutti che le condizioni di vita durante il periodo post-unità d'Italia erano molto diverse rispetto ai nostri giorni: basta pensare che la mortalità era non solo elevata ma anche estesa ad età giovanile. L'età media non andava oltre i 40 anni e in età infantile bastava poco per morire. Secondo calcoli elaborati dall'Istituto di demografia dell'Università di Palermo neanche il 40% dei nati arrivava a celebrare il quinto compleanno. Secondo quella realtà del vivere ottocentesco ogni nuova famiglia per garantirsi il ricambio generazionale doveva mettere al mondo almeno quattro figli.

 Ai nostri giorni, grazie al livello dei servizi sanitari,  la perdita precoce di un figlio è rara; anche se, purtroppo, capita. Il neonato di oggi ha moltissime probabilità di divenire un uomo in età di divenire genitore.  Uno studio dell'Istituto di Statistica assicura che per ciascun neonato esiste fino al 99% di probabilità che esso possa arrivare a 30 anni; ancora, ogni 30 coppie dei nostri giorni solo una può assistere alla premorienza di un figlio/a. Non è poco se i registri di Stato Civile di Contessa Entellina dell'Ottocento registrano la fine (la morte) di un figlio o di una figlia, su due.

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