domenica 7 luglio 2024

Dai palazzi della politica

Apprendiamo (2)

Nello scorrere del tempo e nelle carte della politica. Cosa riusciamo a cogliere?

1) La Lega è rimasta sulle sue posizioni di sempre: continua ad essere il partito nordista di sempre: con la politica indirizzata per le regioni differenziate; continua ad essere il Partito del Nord come da suo DNA (ma usa, quella che potrebbe sembrare una presa in giro del progetto sullo Stretto: quello che non si farà). Salvino però risponde alle polemiche: «Chi ha paura dell’autonomia ha paura di se stesso. L’autonomia non toglie niente a nessuno. Se un domani il governatore della Puglia dice che non vuole più l’autonomia si tiene i poteri che ha. Se qualcuno invece dice “io voglio gestirmi i miei beni culturali a livello territoriale perché lo farò meglio” è libero di farlo».

2) Il Pd è specializzato in repentini dietrofront e si è avventurato sulla stessa scia; la segretaria Elly Schlein critica aspramente il progetto sullo Stretto definendolo "folle" e "anacronistico" e -per intanto- serra le file per organizzare il contrasto attraverso un referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata. Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, dello stesso partito, si è detto però favorevole alla realizzazione dell'attraversamento stabile. E’ favorevole alla realizzazione del Ponte.

3) Il duo Forza Italia-Fratelli d’Italia ha ridotto il dibattito politico ad un mediocre baratto: l’autonomia differenziata alla Lega, il premierato ai meloniani e la riforma della giustizia a Forza Italia. 

===Se fosse come tratteggiato, ci spiegano gli intenditori della politica, siamo in presenza della logica di coalizione: tant’è se vi pare. 

===Ovviamente, come frequentemente accade, o può accadere, gli schemi dei generali da tavolino vanno a sbattere contro la realtà che non si piega sempre ai desiderata dei politici.

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