sabato 29 giugno 2024

Viviamo in Occidente: scrutiamo aspetti del sistema (3)

Dalla famiglia patriarcale a ...

 

Nel 2023 il tasso generico di
mortalita’ si è attestato all’11,2 per mille.
La vita media per gli uomini è 81,1 anni,
mentre per le donne è di 85,2.




Ricordando quando i nonni ci riferivano sullo stile di vita nella famiglia dei loro genitori e pure in quella dei loro nonni, riteniamo di potere accennare  qualcosa sullo stile di vita del primo periodo posti-unità d'Italia, ossia su circa centosessant'anni fa. Allora le condizioni materiali di vita erano molto, e ancora molto più diverse rispetto a quelle attuali. La mortalità era di gran lunga più elevata. La durata media della vita era raramente superiore ai quarant'anni e tanti erano per loro i rischi di morte in età infantile.

 D'altronde i libri demografici ed i registri conservati allo Stato Civile-Anagrafe di ciascun Comune italiano attestano che più di un nato su sette nel post unità d’Italia non arrivava a compiere il primo compleanno. Dal post unità d'Italia, la speranza di vita, alla nascita, era attorno ai 32-33 anni. Dato ancora più grave, il 40% dei nati non arrivava neanche al quinto/sesto anno di vita, e appena poco più della metà dei nati arrivava all'età adulta. Si spiega quindi quanto abbiamo riportato nella precedente pagina: sebbene nascessero 5 o 6 figli per ciascuna donna, a malapena due (raramente tre) arrivavano a loro volta a sposarsi e ad avere figli.

  

Nota: Quanto sopra rispecchia dati medi nazionali,

ma i servizi demografici locali, di Contessa Entellina,

a chi si impegna a studiarli offrono dati purtroppo più gravi 


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