mercoledì 26 giugno 2024

Un Personaggio

 

Alessandro D’Avenia, è uno scrittore, sceneggiatore e insegnante di grande successo. Per la sua dote di sapere coinvolgere i lettori giovani (e non solo giovani) al bello, all'arte e alla letteratura, D'Avenia è uno dei professori più amati d'Italia. Laureato in lettere classiche a Roma, da giovane è appassionato di scrittura, cinema e teatro, dove sperimenta le sue prime produzioni. Il suo primo romanzo, scritto nel 2010, diventa immediatamente un caso editoriale di straordinario successo: Bianca come il latte, rossa come il sangue. Narrando una storia d'amore intrecciata alla terribile malattia della leucemia, riesce a colpire i cuori dei lettori italiani e internazionali. Il libro viene infatti tradotto in 22 lingue e vende 1 milione di copie solo nel 2017.

Nascita: Palermo 1977



Tutti siamo figli, ma ne facciamo 

esperienza a profondità diverse. 


A scuola vedo maturare i ragazzi che si sentono voluti da genitori e insegnanti, e con «voluti» non intendo protetti fino a essere repressi, ma presi sul serio (riconosciuti e provati) nella loro originalità: non si dà originalità senza scoperta e cura dell’origine. Per questo c’è una frase di Cristo che, credenti o no, mi sembra gettare una luce sul quotidiano: «Chi vede il Figlio vede il Padre», dove la parola padre va intesa come la più familiare ai suoi ascoltatori per indicare ciò che custodisce e sostiene in vita. Quindi per lui l’essere figlio è l’immagine del divino, che non è quindi la perfezione, l’immortalità, l’onnipotenza, ma l’essere generato e sostenuto nella vita, cioè l’esperienza, qui e ora, di un amore che mi vuole esistente, anche nei momenti di crisi. Questo ci ricorda, credenti o meno, che tutti siamo figli, ma ne facciamo esperienza a profondità diverse. 

Un corpo che si sente voluto, sin dal grembo, sviluppa un sistema immunitario forte ed energie per crescere. Una psiche che si sa voluta è più protetta dalla paura, dalla depressione, dal credere di doversi meritare di stare al mondo, dal sospetto di essere inutile o utile solo a certe condizioni. Uno spirito che si scopre voluto è disposto ad amare senza condizioni, perché si sente amato senza condizioni. Quando le tre dimensioni dell’umano — corpo, psiche e spirito — si «filializzano» allora l’umano fiorisce, altrimenti elemosiniamo l’origine, la ri-generazione, il punto di nascenza, l’esser voluti.

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