domenica 19 maggio 2024

Storia del Cristianesimo

 Brevi Riflessioni, n. 19)

Dal 395 con la morte di Teodosio, le due parti dell’Impero Romano si erano già separate e addirittura l’una era contrapposta all’altra. La separazione ormai non era solamente politica ma era divenuta pure culturale. La parte greca (orientale) dell’Impero non conosceva più il latino e la parte latina (occidentale) ormai era governata dai barbari e coltivava un pensiero svincolato dal pensiero e dalla cultura greca, quella fino ad allora dominante.

 La stessa parte orientale dal VI al VII secolo pure essa rimase minacciata da nord dalle popolazioni slave e da est dai persiani e, al suo interno, attraverso’ un periodo di anarchia e di lotte intestine. Nel 610 fu acclamato Imperatore Eraclito il quale per ben sedici anni ha dovuto fronteggiare Cosroe, imperatore persiano. Tutte le iniziative politiche e religiose intraprese per salvaguardare l’identità cristiana dell’Impero sotto il governo di Eraclito portano comunque il segno del Patriarca Sergio, uomo che gli storici ritengono più atto alle guerre che agli affari ecclesiastici. Fu quello, comunque, un periodo caratterizzato da molti eventi che segnarono il Cristianesimo medio orientale. Gerusalemme venne devastata e saccheggiata dall’esercito persiano. Molti templi cristiani vennero distrutti e  tanti cittadini massacrati. La reliquia della Croce di Cristo, che era stata ritrovata dalla madre dell’Imperatore Costantino, fu trafugata e portata a Ctesifonte, capitale della Persia. Cosroe arrivò ad occupare Alessandria d’Egitto nel 618. 

E intanto il problema monofisita persisteva, e di certo non giovarono i movimenti reazionari locali contrari al potere centrale di Bisanzio, che fosse quello imperiale o quello religioso calcedonese (= Cristo con due nature unite, inconfuse, inconvertibili, inseparabili) del Patriarcato di Costantinopoli. Per bloccare l’espandersi delle dottrine monofisite si provò con iniziative dottrinali congiunte di Costantinopoli e di Roma intese a recuperare la pace religiosa all’interno dell’Impero. Il patriarca Sergio offri’ all’Imperatore Eraclio una teoria intermedia tra l’ortodossia e il monofisismo che nelle intenzioni puntava a soddisfare entrambi le parti (il documento fu chiamato Formula di conciliazione).

 Sul contenuto del documento ci soffermeremo in una prossima pagina.

(segue)

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Piccolo glossario in uso nelle Chiese di tradizione bizantina

59) Mandylion dall’arabo “asciugamano”, e’ il lino o sudario sul quale Cristo, secondo la leggenda, lascio’ impresso il suo Volto per inviarlo al re di Edessa, Abgar.
60) Manuali di pittura: raccolta di modelli di icone; i più famosi sono quello di Dionnigi di Furna, Ermeneutica  della pittura (secolo XVII) e, più recente, quello di Foti Kontoglou, Ekphrasis (Trattato di iconografia ortodossa”).
61) Maphorion: manto rosso porpora che avvolge lavMadre di Dio; indica la sua dignità regale.
62) Melismos: frazione del pane eucaristico.
63) Menologio: raccolta di vite di santi del calendario liturgico.
64) Metamorfosi: dal greco “trasfigurazione” , rappresenta il momento in cui Gesù rivela la sua immagine divina agli apostoli sul monte Tabir.
65) Metania : inchino profondo (piccola metania) oppure la faccia a terra (grande metania).
66) Metanoia : rovesciamento dellintelligenza e del cuore, conversione.
67) Mirofore: donne portatrici di myron (unguento profumato) per la sepoltura di Cristo.
68) Mitra: copricapo vescovile.

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