domenica 10 marzo 2024

Storia del Cristianesimo

Brevi Riflessioni n. 9

 Se nel 325 il Concilio sancì la formula dell'homoousion per determinare la relazione esistente tra il Padre ed il Figlio all'interno della Trinità, ne conseguì che il Figlio veniva -conseguentemente- definito "della stessa sostanza" del Padre e con ciò confutava l'arianesimo. Il compito di far applicare quella e le altre risoluzioni conciliari spettò a Costantino (l'Imperatore), che verosimilmente non riuscì nell'intento dal momento che homoousion non fu interpretato da tutti allo stesso modo.

Morto Costantino, le divisioni nella Chiesa continuarono su più fronti. 1) Cirillo di Gerusalemme, vescovo e teologo, nelle sue catechesi battesimali ci ha lasciato scritto: "Mi spaventano gli scismi delle Chiese, mi terrorizza l'odio fra fratelli". 2) Ci furono imperatori, dopo Costantino (Costanzo -350-361; Valente -364-378) che offrirono protezione all'arianesimo. Col passare del tempo, comunque, il confronto fra ortodossi (=nel senso di aderenti alla fede ufficiale) ed ariani venne meno, o comunque si limitò su interpretazioni filologiche.

Dopo l'arianesimo, altra devizione che riuscì a turbare quei primi secoli di Cristianesimo fu quella degli pneumatici sostenuta dal Vescovo Macedonio di Costantinopoli. Costoro sostenevano che a non essere Dio era lo Spirito Santo, che comunque -per loro- era subordinato al Padre. Questo movimento venne meno col Concilio di Costantinopoli nel 381, periodo in cui spuntò la figura, rilevante, del Vescovo Nettario.

(Segue)

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