domenica 24 dicembre 2023

E’ domenica. La/le religioni

 Riflessioni sul

Cristianesimo

(e sulla matrice ebraica)


Ebraismo (14)


Ascolta, Israele! 

Il Signore è nostro Dio, il Signore è uno solo 

-Onorare i genitori. Il quarto comandamento afferma che i figli devono onorare i loro genitori. In molte società i genitori in età avanzata sono dipendenti dai figli, così come i figli, quando erano giovani, dipendevano dai genitori.

La vita è sacra ed il sesto comandamento dice: “Non uccidere”. La vita umana va rispettata, l’omicidio è condannato. E’ vero però che esistono differenti opinioni tra le comunità ebraiche per quanto attiene all’applicazione  del comandamento a situazioni particolari come la pena di morte e l’aborto.

-l’uomo che si accontenta del suo. Il decimo comandamento specifica gli oggetti che non si possono desiderare, inclusi la casa del vicino, il domestico o la cameriera, il bue o l’asino. L’uomo che si accontenta del suo apprezza il proprio stato senza invidiare quello degli altri. D’altronde l’ottavo comandamento afferma: “Non rubare”. I rabbini l’interpretarono come la proibizione di ogni furto, incluso il plagio, il furto delle idee. Vennero stabiliti sistemi di compensazione e il ladro non poteva essere perdonato fino a quando non avesse ricompensato la vittima.

Cristianesimo (14)

Ama il prossimo tuo come te stesso


I vangeli: Luca. Il simbolo di San Luca è un bue alato. Luca era un medico e fu compagno di San Paolo, fu autore sia del Vangelo che degli Atti degli Apostoli, un racconto della vita della chiesa delle origini. Il testo risale attorno agli anni 70 e secondo gli esperti era rivolto ai lettori non ebrei.

Marco: il simbolo di San Marco è un leone. Questi fu un seguace molto giovane di Gesu’ e poi compagno di missione di San Pietro. Lo stile di scrittura facile e chiaro con attenzione ai particolari fa pensare agli esperti che il suo Vangelo sia il più antico (forse scritto fra l’anno 65-70). 

Giovanni. Il simbolo di San Giovanni è l’aquila. Di lui viene detto che era il discepolo che Gesu’ amava (Giovanni 21,20). Questo Vangelo si ritiene sia stato scritto per le chiese dell’area di Efeso e la datazione viene fissata a poco prima della fine del primo secolo. 


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