martedì 14 novembre 2023

La Politica cosa seria. Raccolta di vari giudizi individuali, libreschi, partitici, convegnistici

 Fare Politica


Fare politica non significa avere «cuore». Avere cuore dovrebbe essere una precondizione e dovrebbe accompagnarsi al cervello e ai principi, all’esperienza e alla cultura.

Fare politica significa possedere volontà di cambiare le cose. Chi decide di intraprendere l’impegno politico non lo fa -non dovrebbe farlo- per desiderio di carriera, ma per una vera e propria vocazione: mettersi al servizio delle persone e impegnarsi attivamente nella gestione della cosa pubblica.

Bertrand Russel in un suo scritto sostiene che fare politica non è altro che dimostrare capacità di tradurre un sogno, un idea in realtà, in una realizzazione concreta. 

Per fare politica serve una profonda passione per la politica, un vero interesse per le questioni economiche, sociali, fiscali e amministrative del Paese, della comunità che sia nazionale o locale, insieme alla passione, è necessario acquisire una serie di conoscenze e abilità, dalle nozioni in ambito economico-giuridico alle capacità di comunicazione.

Fare politica vuol dire interessarsi ai problemi comunitari, cercando per ciascun problema di trovare il percorso di risolverli nel modo migliore; vuol dire scegliere, mettersi in discussione, esporsi personalmente con le proprie idee e i propri valori (valori che bisogna sempre possedere a priori).

Fare politica vuol dire cercare di concretizzare ideali, grandi disegni sociali, economici e culturali.

Parlare di politica vuol dire parlare dell’uomo, di lavoro, istruzione, salute, vita, morte, famiglia, ambiente, sviluppo, sicurezza.

Fare politica significa, ogni giorno, creare consensi attraverso l’esempio, rendendo note le proprie scelte e soprattutto spiegandone la coerenza. 

Fare politica significa creare cultura, fornire strumenti per l’interpretazione della realtà, far crescere uomini coerenti e affidabili per non lasciare agli altri una egemonia che non meritano. 

Significa animare confronti, sollecitare opinioni, non smarrire la visione d’insieme offrendo a tutti la possibilità di sentire propria la battaglia politica e di parteciparvi ognuno secondo le proprie possibilità. 

Gli “uomini liberi e forti” devono trovare il coraggio per impegnarsi in prima persona, con l’obiettivo di garantire a tutti il proprio impegno per un futuro migliore, senza farsi prendere dalla tentazione di salire sul carro dei vincitori, ma lottando per ciò che sentono essere giusto. 

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