giovedì 5 ottobre 2023

Riflessioni sul territorio agrario di Contessa Entellina

L’habitat è un sistema la cui costruzione

-per quanto sia riferibile a uomini, o a

principi, a comunità monastiche, a baroni

o a classi sociali- non è mai risolta una

volta per tutte in una periodizazione che

si riferisca al nome di un sovrano, di un

feudatario, di una data comunità storica

connotata. 

Cesare De Seta

storico dell'architettura e saggista italiano, nt. 23 aprile 1941

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 Sembrerebbe, secondo ricerche curate da più professionisti del territorio, che già dal XV secolo il Castello di Calatamauro non assolvesse più ad alcuna funzione/ruolo di presidio militare e verosimilmente nemmeno ad alcun ruolo gestionale-amministrativo del territorio, allora sottoposto al regime feudale dei Cardona.

  Ed allora, viene da chiedere, le tante storie sul castello?

  Esso ebbe un iniziale ruolo militare nel periodo bizantino, ebbe sicuramente rilevanza nel periodo saraceno, ma già con gli assedi, gli incendi indomabili di vaste aree gravitanti nell’area durante le infinite guerre del periodo ante e post “vespri siciliani”, esso si avviò a sicuro declino. Gli stessi studi degli archeologi della Scuola Normale, e non solamente le loro,  confermano sostanzialmente queste linee.

  Osservando con occhi da terzo millennio l’area di Calatamauro, possiamo comunque asserire, senza incorrere in errori,  che quell’ambiente geografico, sia cinque o seimila anni fa, quando comincia la Storia dell’uomo, quella con la “S” maiuscola, e la  stessa area  osservata con gli occhi del XXI secolo non presenta differenza alcuna, tranne che, adesso, è ampiamente disboscata rispetto ai secoli e millenni trascorsi. Ovviamente nel tempo sono più volte cambiati taluni insediamenti e sono pure cambiati taluni quadri ambientali discendenti dalla cronologia storica e dalle differenti “culture” umane succedutesi.

 Un esperto conoscitore del territorio di Calatamauro per trasmettermi il messaggio qui sopra tratteggiato ebbe a dirmi: che “se la Storia è disciplina narrativa, la Geografia è scienza eminentemente descrittiva; e per quanto diverse siano quindi le letture esse rispondono ad un diverso modo di osservare la realtà, di pensare ad essa e, conseguentemente, di leggerla ed interpretarla.

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