sabato 21 ottobre 2023

L'arte dell'Icona.


L'icona non si dipinge ma
si scrive. Per la sua scrittura
si usano segni, simboli e
messaggi definiti nelle
forme e nelle dimensioni,
nelle posture e nei colori
delle vesti. Tutto nella
composizione ha un preciso
 significato, che l’iconografo
 deve conoscere. Per una
lettura corretta occorre
dunque saper riconoscere
 e interpretare le simbologie




La bellezza salverà il mondo, affermava Dostoevskij. E tutti, specialmente in queste ore di guerra in Ucraina e di stragi in Medio Oriente, ci chiediamo quale bellezza? cosa intendesse dire nella sostanza Dostoevskij con la bellezza che salverà il mondo ?

 Si potrebbe mai immaginare, specialmente fra noi che viviamo nel terzo millennio, che la bellezza può sussistere, può venire all'uomo da un pezzetto di tavola che riporta una figura ? dall'Icona? Se dovessimo infatti chiedere a chiunque trascorre giornate intere nelle piazze di Sicilia a discutere, leggere giornali, dibattere di politica e/o di cronaca, cosa prova visionando una Icona, ci verrebbe detto che da una tavola di legno, sia pure dipinta, possono venire fuori semplicemente delle assurdità.

 Rientrando su un diverso terreno e con un diverso approccio, sappiamo invece che l'Icona è un luogo, una finestra della teologia  che consente alla parola, al messaggio espresso in immagini e nella bellezza, di dare senso e compimento alla parola, alla riflessione. 

 Su un libro è capitato di leggere che, in greco, diavolo si dice dia-bolos e che il contrario di esso è sym-bolos che in italiano sta per simbolo (=ed il simbolo è ciò che unisce).  Simbolo sta a significare qualcosa in più di segno, allegoria, in quanto esso si propone di riportare la presenza di quanto il senso rivela.

  L'Icona è quindi il simbolo di una Presenza, il luogo luminoso (=bello) della Presenza.

  E' ovvio che una immagine non è nient'altro che una immagine. Ma l'Icona è una immagine che testimonia un ordine di lettura, un'immagine conduttrice che si rivolge ai sensi e che si propone di far riconoscere una Presenza. Vuole essere la rappresentazione offerta alla contemplazione, aperta allo Spirito del credente.

(Segue)

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