mercoledì 25 ottobre 2023

Economia, Democrazia, Politica

 L'Inflazione si mangia ciò 

che ritenevamo nostro: il potere d'acquisto

  Poco più di una settimana fa col decreto "Anticipi" il governo ha fatto sapere che avrebbe anticipato, in Novembre, una parte del conguaglio di adeguamento "pensioni", quelle decurtate dal galoppo inflazionistico. E però il testo di decreto pubblicato in Gazzetta fa sapere che l'anticipo sarà erogato a cominciare di dicembre.

Rivalutazione delle pensioni
in arrivo a novembre, come
risposta al caro vita e misura
di sostegno contro i rischi di
crollo verticale del potere
di acquisto




L'inflazione sappiamo tutti che è in realtà una sorta di tributo di cui i consumatori non si accorgono di pagare allo Stato quando trovano al supermercato i prezzi in salita. Un imposta "occulta" dicono gli economisti, frutto dell'erosione del valore degli stipendi, delle pensioni e dei redditi altri.

  Restando sull'intenzione del governo di rivalutare le pensioni contratte dall'aumento del costo della vita, si capisce che il risarcimento sull'inflazione non vale per tutti nella stessa misura.

  Verrà riconosciuto 

---il 100% del risarcimento a chi percepisce fino a Euro 2.101,52 mensili (lorde);

--- l'85% a chi percepisce fino ad Euro 2.626,90 mensili (lorde), 

---il 53%  a chi percepisce fino a Euro 3.152,28 lorde mensili, 

---il 47% a chi percepisce fino a Euro 5.253,80 lorde mensili e 

---il 32% a chi percepisce fino a Euro 5.254 (lorde) mensili.

  Le pensioni più alte, sostanzialmente resteranno invariate nel valore nominale e decurtate in via di fatto perdendo potere d'acquisto dovuto all'inflazione.

Nessun commento:

Posta un commento