giovedì 3 agosto 2023

Democrazia, Totalitarismo, Autocrazia

 Vicenda russa, potenza cinese, nazionalismo e …(1).

Tra il 1919 e il 1920 i trattati di pace, in Europa, da parte degli Stati vincitori (Gran Bretagna, Francia, Italia …) miravano a ridare la ritrovata sicurezza al continente  in cui gli effetti sconvolgenti della guerra avevano provocato crisi diffuse e profonde. I paesi sconfitti (Germania, Austria …) erano sotto l’aspetto economico al collasso e sotto quello sociale in preda all’incertezza sul futuro.

I trattati di pace
pesanti imposti agli
sconfitti, inevitabilmente,
suscitano il
nazionalismo.


L’Italia, pur essendo paese vincitore della guerra, era attanagliato da gravissime difficoltà’ sociali, politiche ed economiche e arrivava fin qui l’eco di ciò’ che dall’Ottobre 1917 accadeva in Russia dove era andato al potere il Partito bolscevico di Lenin e dove infuriava la guerra civile fra “Bianchi” e “Rossi”. Persino fra Turchia e Grecia era incorso una grave guerra su questioni territoriali dopo il crollo dell’Impero Ottomano.

A creare lunghe ombre nel cuore del continente europeo fu però’ il trattato di pace che sopratutto Francia e Gran Bretagna imposero alla Germania, ritenuta unica responsabile dello scoppio della guerra. Questa dovette cedere alla Francia l’Alsazia-Lorena, altri territori alla Danimarca e alla Polonia, cedere tutte le colonie africane e dovette risarcire i paesi vincitori della guerra con l’astronomica cifra di 132 miliardi di marchi-oro. Ed ancora cedere le ricche miniere  della Saar alla Francia che assumeva inoltre il diritto di trattenere per 15 anni i suoi soldati alla sinistra del Reno.

Quel trattato di pace fa dire a molti storici che proprio nelle condizioni imposte alla Germania, il paese più’ sviluppato del vecchio continente, sono contenuti i presupposti della successiva seconda guerra mondiale.

(Segue)

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