martedì 11 luglio 2023

Curiosità storiche

 Ancora sui Borboni

(Non solo la Palazzina di Ficuzza, pure in territorio di Contessa fu realizzato un grande bevaio per assecondare  la grandissima passione per la caccia di Ferdinando IV di Borbone)


Ci siamo intrattenuti la volta scorsa sul re di casa Borbone, Ferdinando IV, il cosi appellato re lazzarone, in quanto non intese quasi mai dedicarsi agli affari di Stato.  Delegò sostanzialmente la gran parte dei ruoli sovrani alla moglie Maria Antonietta d'Austria e al primo ministro Tanucci. Egli amò moltissimo la caccia, e a questo ruolo destinò la Real Casina di Caccia di Ficuzza, il palazzo reale che ancora oggi sorge nella frazione di Corleone e che adesso ricade all'interno della Riserva naturale orientata Bosco della Ficuzza.

Ferdinando IV
(diventerà Ferdinando I
delle due Sicilie)


In questa pagina vogliamo però descrivere quale era il sistema di esecuzione delle oo.pp. in quella seconda parte del Settecento che presiedeva alla realizzazione di quel palazzo, in territorio di Corleone, nonchè di una diversa, minore opera, in territorio di Contessa Entellina (che però allora si denominava, semplicemente Contessa), manufatto pure questo finalizzato a soddisfare le escursioni di caccia del sovrano: un bevaio, nei pressi di Santa Maria del Bosco.

La fonte a cui attingiamo quanto segue è Romano Brancalini: 

L'Italia prima dell'Unità (1815-1860)-Rizzoli. 

 Normalmente la progettazione e la direzione dei lavori pubblici era affidata ad ingegneri militari mentre le opere più rappresentative erano affidate ad ingegneri ed architetti di fama nominati direttamente dalla Corona. Nel 1779 fu nominata la Giunta dei Siti Reali, poco dopo affiancata da una Giunta e deputazione delle strade del Regno; quest'ultima sostituita nel 1784  dalla cosiddetta Giunta "dei tre ingegneri", a cui seguì, nel 1789 la costituzione di una Soprintendenza.  Organi di controllo, più che di progettazione, che per le opere "locali" veniva svolta  da professionisti del luogo.

Il sistema mostrava però carenze di coordinamento e di unità delle iniziative. L'anomalia fu risolta nel 1806, nella parte continentale del Regno, quando durante il periodo napoleonico, Giuseppe Bonaparte creò l'Ufficio Ispezioni di Ponti e Strade, il Consiglio dei Lavori Pubblici (1807), il Corpo degli Ingegneri di Ponti e Strade (1808) con l'istituzione, dal 1811, della Scuola di Applicazione che provvedeva alla formazione dei giovani professionisti che avrebbero operato per conto dello Stato nelle province, dialogando con gli organi amministrativi di queste ultime. Tutte queste istituzioni, con lievi modifiche, sopravvissero al "Decennio francese".

(Segue)

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