martedì 13 giugno 2023

Chi era ...

Berlusconi col suo amico personale
Putin.

Per un trentennio sulla scena politica

Scrivono i giornali in queste ore: Silvio Berlusconi, ha avuto tanti estimatori quanto odiatori. E' situazione che capita a tanti umani nel mondo dei nostri giorni.

E' stato quattro volte presidente del Consiglio in Italia. Il Cavaliere, era il riferimento con cui i media si riferivano a lui, riferendosi all'onorificenza ricevuta nel 1977 per l'ordine al merito del lavoro, alla quale tuttavia ha rinunciato nel 2014, quando gli arrivò una delle condanne penali. La sua 'discesa in campo', ossia l'entrata in politica, è iniziata con un discorso nel 1994, quando fonda Forza Italia, il partito con cui vince le elezioni. 

Forza Italia confluirà per un periodo nel Popolo delle Libertà, per poi risorgere nel 2013. Tra il '96 e il 2001 Berlusconi è a capo dell'opposizione ai governi di centrosinistra. Nel 2001 diventa nuovamente presidente del Consiglio; è il tempo del  'Contratto con gli italiani' a Porta a Porta, il programma tv di Bruno Vespa. 

Sarà ancora premier tra il 2008 e il 2011. Fino al 2013 il governo è guidato da Mario Monti. In quell'anno il PdL fa parte di un governo di larghe intese, e Berlusconi nello stesso anno rifonda Forza Italia e passa all'opposizione.

Nel 2019 sarà europarlamentare. Nel 2022 la coalizione di centrodestra punta su di lui come presidente della Repubblica, ma l'elezione non avviene. Nelle elezioni successive diventa senatore. 

 Vladimir Putin, riferendosi a Silvio Berlusconi:. «Era un politico di scala europea e, si può dire, globale. Non ci sono molte persone simili nell'arena internazionale oggi», ed ancora «Era un grande amico della nostra gente e ha fatto molto per sviluppare relazioni commerciali e amichevoli tra la Russia e i Paesi europei. Voglio esprimere il mio sincero rammarico e le mie condoglianze al popolo italiano e a tutti coloro che sono vicini a Berlusconi. Questa è una grande perdita non solo per l'Italia, ma anche per la politica mondiale»

 Urbano Cairo,  «Ho avuto la fortuna di fare l'assistente di Berlusconi dal 1981 fino al 1985. Ero un ragazzo giovane, appena laureato. Lui mi prese 'in prova', diciamo, come assistente per vedere se fossi all'altezza, pur non conoscendomi. Mi ero presentato in un modo un po' divertente che gli era piaciuto. E poi ho fatto quattro anni con lui come assistente».
«Poi sono andato a Publitalia e in Mondadori Pubblicità. Nei 14 anni in cui ho lavorato per lui ho mantenuto un grande rapporto e sono davvero molto, molto dispiaciuto perché è stata per me una persona importantissima. È stato un maestro assoluto ed era veramente un uomo speciale, prosegue l'editore. Aveva una sua magia nelle cose che faceva. Dava un tocco speciale a tutto. Era un grande combattente».

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