giovedì 4 maggio 2023

Con Leopoldo Franchetti. La Sicilia di ieri e di oggi (7)



 
 Leopoldo Franchetti. L'inchiesta sulle condizioni politiche e amministrative della Sicilia non rappresenta solo uno dei più alti esempi di indagine sociale della cultura italiana dell'Ottocento, essa è forse il primo e più rilevante luogo d'origine di due cruciali "questioni": la questione meridionale e la questione mafiosa.

Nascita: 31 maggio 1847, Livorno

Morte: 4 novembre 1917.

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CONDIZIONI   GENERALI

I. Palermo e i suoi dintorni

6) Importanza della violenza nelle relazioni sociali

   Sarebbe difficile esagerare l'importanza della parte che hanno gli sfregi , le schioppettate  e soprattutto il timore  il timore delle schioppettate  njelle relazioni di ogni genere  fra persone in Palermo e dintorni. Con questo mezzo, si rende l'ingiuria  alla quale non si vuole  o non si può rispondere  con una sfida a duello; con lo stesso si allontanano i concorrenti pericolosi dalle aste pubbliche. Con questo si proteggono e si difendono gli amici e gli aderenti. Con questo i più energici  e i più abili si assicurano in tutte  le cose e pubbliche e private un dominio assoluto, che non ha altro limite  se non le violenze di altri prepotenti suoi pari. Certamente, il timore e la minaccia  della violenza  non è sempre lì presente alla mente di chi impone  e di chi subisce la prepotenza. Talvolta il prepotente stesso non si dubita di essere tale, e si scandalizzerebbe  forse a sentirsi dire ch'egli esige una cosa contraria  al diritto e l'ottiene coll'intimidazione. Anzi, la violenza non è il solo mezzo usato per prepotere. In Palermo, come in ogni altro paese, i codici sono spesso ottimo instrumento a tal uopo;  come in ogni altro paese  e più ancora, l'uso delle astuzie e dei raggiri non è proscritto. Ciononostante, se si va a ricercare il primo fondamento dell'influenza di chi ha un potere  reale, lo si trova inevitabilmente nel fatto o nella fama che quella tale persona  ha possibilità, direttamente o per mezzo di terzi, di usare violenza.
 Né potrebbe essere altrimenti: una volta che esiste siffatto stato ndi relazioni sociali a mano armata, chi vuol godere  una certa influenza o, talvolta, solamente esser rispettato nell'onore e negli averi,  conviene che abbia  a suo comando  una forza armata di una certa importanza e faccia sapere che l'ha. Difatti, si sente raccontare  che la tale o tal'altra persona influente, in politica o nelle amministrazioni locali, ha  a suo servizio il tale o tal altro  capo mafia di Palermo o di un paese vicino, e per mezzo suo, una parte di quella popolazione  di facinorosi  per mestiere o per occasione,  che infestano la città  e i suoi dintorni;  il che significa  che da un lato egli potrà giovarsi del terrore ispirato da quella gente; che saranno al bisogno usati a suo vantaggio i mezzi i quali già servirono a spargere quel terrore; e che d'altro, egli, in caso di bisogno, aiuterà e proteggerà questi suoi clienti.

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