venerdì 21 aprile 2023

Politica e corruzione. Essere cittadini dovrebbe spingere tutti ad attenzionare, come proprie, le cose "pubbliche"

C L I E N T E L I S M O

C R I M I N A L I T A'

T A N G E N T I

La corruzione costa all’economia
 italiana almeno 237 miliardi l’anno. 
La corruzione costa all’economia dei paesi
europei oltre 900 miliardi di euro l’anno.


 La corruzione è antica quanto la storia dell'Umanità. E' sempre cresciuta e diffusa all'ombra del potere, e i meccanismi per controbatterla non si sono mai sviluppati al suo stesso ritmo.

  L'economia, i testi universitari, hanno iniziato ad occuparsene dagli anni sessanta del Novecento, grazie al Premio Nobel Gunnar Myrdal. Da allora la propensione dei politici a perseguire il proprio interesse personale e le ripercussioni della corruzione hanno evidenziato la necessità di costruire solide istituzioni per combattere il problema che, secondo il Fondo Monetario Internazionale, incide attorno al 2% del PIL dell'intero pianeta.

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 Il primo caso documentato storicamente di corruzione risale al 1100 a.C. in Egitto, durante il regno di Ramese IX. Un funzionario lasciò per iscritto quanto un suo collega, dipendente dell'organizzazione imperiale, aveva intrapreso con una l'ausilio di una banda di profanatori di tombe dietro compensi di denaro.

 In un libro di Carlo Alberto Brioschi "Breve storia della corruzione: dall'età antica ai nostri giorni (2004)" si legge: Nell'antica Mesopotania, nel 1500 a.C. , stabilire un accordo economico con un potente non era diverso da altre transazioni commerciali ed era una via riconosciuta per instaurare rapporti pacifici.

  Un millennio dopo, nell'antica Grecia, Pericle (495-429 a.C.) fu accusato di speculare con i lavori di costruzione del Partenone, nonostante fosse soprannominato "l'incorruttibile".  Un secolo dopo, Demostene (384-322 a.C.) , grande oratore, fu condannato per essersi impossessato del denaro depositato nell'Acropoli di Atene.  

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