sabato 15 aprile 2023

Ambiente e Riflessione (6)

Il pianeta Terra,

i beni comuni,

il vivere in modo sostenibile in relazione 

all'ambiente  

 Il rapporto dell'uomo con la Natura non è mai stato facile; si sono verificati alcuni cambiamenti che vengono, dagli storici, definiti "rivoluzionari". 

  La prima "Rivoluzione" è quella avvenuta nel "neolitico", quando l'uomo introdusse l'Agricoltura e, con l'addomesticamento di alcune specie animali l'allevamento; poi l'altra "Rivoluzione" è stata quella "industriale" con l'avvio dell'uso massiccio di combustibili fossili.

  Il termine "Rivoluzione" sta ad indicare l'entità del cambiamento negli stili di vita, e in questo contesto che stiamo provando a scrutare  non ha nulla di "brusco" nel coinvolgimento degli uomini. L'agricoltura venne introdotta oltre diecimila anni fa in Medio Oriente, poi in Cina... in Messico e così via.

  Per addentrarci nelle tematiche "ecologiche" che intendiamo scrutare su questa pagina è utile distinguere tra organi  produttori (=in grado di sfruttare l'energia solare per trasformare la materia inorganica in materia organica). 

Prima dell'introduzione dell'Agricoltura, gli esseri umani rispetto all'ecosistema si comportavano esattamente come gli animali: attraverso la caccia e la raccolta dai campi si appropriavano di una parte della produzione offerta dagli "eco-sistemi". Non doveva essere facile soddisfare i bisogni in competizione con altre specie animali. Fu l'introduzione dell'agricoltura  (e degli animali domestici)  che consentì il cambiamento di fondo. L'uomo da quel nuovo contesto cominciò a trasformare gli ecosistemi naturali nell'intento di conseguire maggiori quantità di sostanze organiche per il consumo proprio. E' da immaginare che la pressione demografica sia stata alla base delle cause (ragioni) che hanno spintlo all'introduzione e poi al diffondersi dell'agricoltura.

   Passando a riflettere sulla Rivoluzione industriale sono stati, anzitutto, il carbon fossile e poi il petrolio ed il gas a dare l'ulteriore svolta. Il periodo della "rivoluzione" viene fissata a metàdel settecento, in Gran Bretagna. La disponibilità di quei minerali si era accumulata lungo processi geologici di milioni di anni. Nel 1850, la sola Gran Bretagna, sfruttando le miniere di carbone disponeva di tanta energia equivalente (in termini energetici)  allo sfruttamento di una superfice forestale parì all'intero territorio del Paese.

  La Rivoluzione industriale ha, oggi ci sembra cosa ovvia ma non era prevedibile allora, aperto una prospettiva all'attuale passaggio che intravediamo nell'utilizzo delle energie rinnovabili (solare, eolica, idrica, biomassa ...).

(Segue)

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