domenica 29 gennaio 2023

Unione Europea e Balcani. In Kossovo vige un clima non proprio sereno


Chi non ricorda i gravi fatti di quanto accadde alcuni decenni fa in Kossovo (uno stato, oggi indipendente a maggioranza di etnia albanese ) ?

Il 17 febbraio 2008 il Kossovo (realtà conosciuta e frequentata più volte da più contessioti, fra cui dalla amica di noi contessioti Giuseppina Cuccia ed da Anna Fucarino, la quale in quella Università ha acquisito dei titoli universitari di ordine linguistico) dichiarò unilateralmente l’indipendenza dalla Serbia, mai accolta ed accettata da Belgrado.  I serbi infatti considerano questo territorio culla -in secoli lontani-  della loro nazione. 

Ai nostri giorni -comunque- lo Stato kosovaro è riconosciuto nel consesso degli stati del pianeta da 98 dei 193 Paesi Onu, Italia compresa

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Cosa accade?

In queste settimane in Kossovo si stanno vivendo effetti collaterali della guerra ucraina: l’Europa, e con esso l'intero Occidente, sta accelerando sull’allargamento ai Balcani occidentali dei suoi confini e, in questo quadro geo-politico sono già candidati all’ingresso nella Ue: Albania, Montenegro, Serbia e Macedonia del Nord, e dal 15 dicembre 2022, il Kossovo ha avanzato richiesta allo status di Paese candidato, status già accordato alla Bosnia ed Erzegovina. L'Italia è fra i paesi patrocinatori dell'ammissione, nel rispetto dei prefissati passaggi, del Kossovo nell'U.E.

Non è scontato che la richiesta avanzata dal Kossovo il 15 dicembre u.s. trovi facile percorso. Infatti numerosi sono i paesi UE che non sembrano benevoli e fra questi:  Cipro, Grecia, Romania, Slovacchia, Spagna. 

Il Kossovo in quanto stato indipendente non è riconosciuto dalla Cina e dalla Russia, che invece è il grande protettore della Serbia.

La stampa internazionale sa che sulle gravi tensioni recentemente esplose nel Nord Kossovo c'è in prima fila la Serbia e dietro a questa la Russia.

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