martedì 24 gennaio 2023

Capita

 Emigrazione/Immigrazione

 I giornali parlano del paradosso dei centomila. 

 Le associazioni agricole sostengono che il nostro Paese necessita di almeno centomila immigrati stagionali l’anno per non far inginocchiare la nostra agricoltura e per «difendere la nostra sovranità alimentare». Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, ha richiesto che  si consenta ad almeno centomila immigrati stagionali l’anno per non far morire la nostra agricoltura: una cifra che egli ha ritenuto come minima (c’è infatti, nel solo comparto agricolo chi ne vorrebbe il doppio). Questo fabbisogno non comprende le esigenze che presentano i comparti dell'edilizia e dell'artigianato.

 E tuttavia il governo di centro-destra considera una soglia d’allarme l’accoglienza. Conseguentemente Il meccanismo fra la legge della domanda/offerta sembra inceppato. Ed infatti gli economisti parlano di disequilibrio tra domanda e offerta, di cifre che non quadrano e di legislazione pigra o tardiva, di occasioni perdute e di talenti sprecati.

 In un Libro Bianco della Fondazione Ismu («sul governo delle migrazioni economiche») curato dalla sociologa Laura Zanfrini si legge di uno scenario demografico penalizzante dovuto alla grande fuga dei nostri giovani meridionali (più di un milione in vent’anni, la vera migrazione che dovrebbe preoccuparci), nonchè alla competizione, difficile, degli ultimi anni, fra emigrazione qualificata ed immigrazione meno qualificata.

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