sabato 3 dicembre 2022

Valle Belice. Qualcosa sul 1968 e qualcosa sui nostri giorni.

 (6)

Le promesse vanificate 

del dopo-terremoto 

RIFLESSIONI GENERALI

Esiste da tempo l'impegno di valorizzazione
dei territori del Belice, soprattutto in
campo "archeologico". Le risultanze degli studi
arrivano periodicamente in ambiti locali senza
che riescano, per motivi di ordine sociale,
economico e culturale, a scaldare animi e
ancor meno a sviluppare ricadute significative
di alcun genere.

C'è purtroppo da evidenziare che chi è interessato
all'archeologia non osa avviarsi in località
lontane dai centri urbani, sapendo
che per arrivare a Contessa Entellina o in altri
paesini del Belice, si corre il rischio di
sfasciare un'automobile. Mancano infatti
"vere" strade provinciali, ex consorziali e
persino le antiche regie trazzere.



 La Valle del Belice sia nell'ante terremoto '68 che ai nostri giorni non ha mai rappresentato e non rapresenta un'area sistemica -coordinata- in termini socio-politici ed ancor meno in termini economici. Sostanzialmente, le diversificate aree interne della Valle che pure dovrebbero o potrebbero interagire fra esse non lo fanno -se non in piccoli bacini-  perchè persistono in ciascuna realtà locale diversificate ragioni economiche ed amministrative e, conseguentemente, la Valle di per sé non manifesta nulla di intenso o di interessante in termini di coinvolgimento interno, se non la disponibilità di grossi centri commerciali situati in alcune aree.

Esistono sub aree interne alla Valle che interagiscono fra loro e contemporaneamente hanno consistenti relazioni di vario tipo (amministrative, commerciali, sanitarie) con centri esterni e di circoscrizioni altre. Contessa E. (prov. Palermo) gravità commercialmente su Sambuca di Sicilia (prov. Agrigento).

Lo spopolamento, molto più accentuato rispetto ai dati ufficiali riportati nella precedente pagina, è il segnale più evidente di un territorio (l'intera Valle) rimasta estranea a qualsiasi linea di sviluppo socio-economico. Pochi, lo abbiamo già evidenziato, sono i centri che superano i 10mila abitanti; gli altri -come Contessa Entellina- sono di parecchio più dis-abitati di quanto riportano i dati delle Anagrafi Comunali. Tanta gente mantiene infatti la residenza anagrafica nei comuni di origine, ma di fatto e per ragioni occupazionali e/o di studio, vive altrove e la gran parte ha persino perso l'abitudine di tornare nelle comunità di origine persino nelle storiche ricorrenze locali, come accadeva decine di anni fa.

Nessun commento:

Posta un commento