Homo economicus
è un concetto fondamentale della teoria economica classica:
si tratta di un uomo le cui principali caratteristiche
sono la razionalità e l'interesse esclusivo per la cura dei suoi propri interessi individuali.
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Il succo di quella affermazione voleva essere, il 6 febbraio 2005, quando furono pronunciate, ed ancora ai nostri giorni, che per comprendere a fondo cosa succede e cosa accadrà nel domani dell'umanità, occorre sempre ripartire dai Fondamentali. Quelle asserzioni ci aiuteranno a capire -anche- l'attuale confronto "duro" fra Occidente e Russia sulla questione "Ucraina".
Da quel discorso di Greenspan, estrapoleremo via via nel tempo, brevi brani che possono, se li cogliamo nel contenuto, aiutarci a capire chi è l'uomo, l'uomo di ovunque, non solo quello occidentale, e perché osa arrivare, avvicinarsi ad una guerra nucleare il cui esito potrebbe essere il ritorno all'uomo delle caverne.
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Considerazioni di Alan Greenspan
(1)
Nell'ampio arco temporale della storia, ciò che conta sono le idee. In effetti, il mondo è guidato da poco altro.
Come osservò John Maynard Keynes in un famoso passo, "gli uomini pragmatici che si ritengono immuni degli influssi intellettuali sono generalmente schiavi di qualche economista scomparso. Maniaci dell'autorità, che odono voci inesistenti, distillano la loro pazzia da qualche scribacchino accademico vissuto anni prima". M. Keynes.
Imperatori ed eserciti si succedono nei secoli; tuttavia, se il loro passaggio è sterile di nuove idee, la loro importanza storica non è che transitoria".
Dal discorso di Greenspan estrapoleremo -come sopra riportato- via via i presupposti su cui gira il mondo del nostro secolo, e riusciremo a capire i presupposti dell'Economia, quella scienza che induce molti esseri umani ad essere "malvaggi". (Segue)
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