giovedì 6 ottobre 2022

Società occidentale. Quali i presupposti che la guidano

Homo economicus

è un concetto fondamentale della teoria economica classica: 

si tratta di un uomo le cui principali caratteristiche sono 

la razionalità e l'interesse esclusivo per la cura dei suoi propri interessi individuali.

 Stiamo riprendendo tratti di un celebre discorso di Alan Greenspan, che aiutano a capire chi è l'uomo, l'uomo di ovunque, non solo quello occidentale, e capire inoltre perché osa arrivare, avvicinarsi ad una guerra nucleare il cui esito potrebbe essere il ritorno all'uomo delle caverne.

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Considerazioni di Alan Greenspan 

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 Le idee di Smith incontrarono un terreno fertile e, nell'arco di pochi decenni, vennero assunte a saggezza collettiva. L'antico potere politico della no0biltà latifondistica, principale beneficiaria del vecchio ordine,stava iniziando a lasciare il posto a una nuova classe di commercianti e artigiani nata dalla rivoluzione industriale, iniziata venticinque anni prima. In Gran Btretagna e in molti altri paesi si registravano ormai crescenti pressioni verso l'abolizione delle restrizioni mercantilistiche. Con Smith, l'élite emergente trovò la propria voce e la propria legittimazione. La legittimazione di Smith, tuttavia, era riferita alla libertà del mercato e del commer5cio, non alla nuova élite industriale, molte pratiche della quale Smith criticava duramente. Giunse alla conclusione che la forza competitiva prodotta dagli individui nel perseguimento del loro interesse personale induce ciascuno a fare meglio. Questa interazione competitiva, favorendo la specializzazione e la divisione del lavoro, aumenta la crescita economica.

 La concezione fondamentalmente permissiva di Smith del funzionamento della concorrenza si opponeva alle pressioni per la regolamentazione degli evidenti eccessi del sistema industriale che aveva iniziato a svilupparsi all'inizio del XVIII secolo. Un secolo più tardi questi eccessi furono condannati dal poeta William Blake come "...tenebrose officine sataniche" che all'epoca caratterizzavano gran parte dell'Inghilterra industriale.

 Forse, se La ricchezza delle nazioni non fosse stata scritta, la rivoluzione industriale avrebbe potuto proseguire anche nel XIX secolo a un ritmo impressionante. Ma senza la dimostrazione di Smith della stabilità e della crescita intrinseca di ciò che oggi chiamiamo "capitalismo del libero mercato" gli enormi progressi del benessere materiale  di intere nazioni avrebbero potuto essere distrutti.

 Smith fu il primo di una serie di economisti politici che oggi identifichiamo nella scuola classica. Il primo fra i suoi seguaci fu David Ricardo, agente di cambio, parlamentare e abile sagista. L'opera principale di Ricardo , I principi dell'economia politica e dell'imposta, pubblicata nel 1817, offre un'analisi rigorosa, sebbene meno ottimista, della struttura di un sistema completamente basato sul libero commercio.

  L'assalto politico di una classe industriale emergente intellettualmente sostenuta dalla scuola classica portò al graduale smantellamento del mercantilismo e all'ampia diffusione della libertà economica.  Questo processo raggiunse l'apice nel 1846 con l'abrogazione delle Corn Laws (Leggi sul grano)  britanniche. L'accettazione dell'economia classica  era, all'epoca, sufficientemente vasta da dare il via alla riorganizzazione  della vita commerciale nella maggior parte del mondo civilizzato.

(Segue)

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