mercoledì 12 ottobre 2022

Società Occidentale. I presupposti che la guidano

Homo economicus

è un concetto fondamentale della teoria economica classica: 

si tratta di un uomo le cui principali caratteristiche sono 

la razionalità e l'interesse esclusivo per la cura dei suoi propri interessi individuali.

 Stiamo riprendendo tratti di un celebre discorso di Alan Greenspan, che aiutano a capire chi è l'uomo, l'uomo di ovunque, non solo quello occidentale, e capire inoltre perché osa arrivare, avvicinarsi ad una guerra nucleare il cui esito potrebbe essere il ritorno all'uomo delle caverne.

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Considerazioni di Alan Greenspan 

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Gia nell'immediato dopoguerra, però, le storture introdotte da alcune normative erano considerate elementi di disturbo sempre maggiore nel mondo sviluppato. A partire dal 1970 i presidenti degli Stati Uniti, appoggiati da maggioranze bipartisan all'interno del Congresso, deregolamentarono ampie porzioni dei settori statunitensi del trasporto, delle comunicazioni, dell'energia e dei servizi finanziari. Iniziative analoghe furono proposte nel Regno Unito e altrove. L'intento dichiarato era quello di migliorare  la competitività che, secondo i dettami di Adam Smith, era considerata vieppiù un importante stimolo alla crescita della produttività e degli standard di vita. Il lento ma continuo abbassamento delle barriere commerciali e finanziarie tra i vari paesi contribuì a rendere più flessibili le varie economie.

Nel 1980, il successo di questa strategia negli Stati Uniti confermò le precedenti teorie, secondo le quali un allentamento dei vincoli normastivi sulle imprese avrebbe migliorato la flessibilità delle nostre economie. La flessibilità implica un tempo di reazione più rapido di quando si verificano gli shock e, conseguentemente, una maggiore capacità di assorbimento  delle concomitanti ripercussioni negative, con una più rapida ripresa nel periodo immediatamente  successivo. Il miglioramento della flessibilità ha il vantaggio di consentire alle economie di mercato una sistemazione automatica , senza dover contare  sulle iniziative dei legislatori, che spesso si rivelano tardive  o malaccorte. Queste considerazioni, che ricordano in qualche modo quelle di Jean Baptioste Say, rivestono chiaramente un ruolo molto importante nella rivalutazione del contributo di Adam Smith in questo XXI secolo.

Le teorie economiche classiche, specie quelle elaborate e formalizzate da Riccardo e Alfred Marshall, davano molta importanza alla competizioner sul mercato da parte  di partecipanti spinti dall'interesse personale. I valori preferiti da questi partecipanti sarebbero emersi dalle loro azioni sulle piazze. Tuttavia, la fonte ultima dei valori preferiti si ipotizzava ricadesse oltre la sfera  dell'attività economica.

La visione di Adam Smith è più ampia: nella sua opera Teoria dei sentimenti morali,  pubblicata vent'anni prima de La ricchezza delle nazioni,  Smith  cerca di individuare  che cosa stia alla base  delle motivazioni e dell'interazione umana. La sua conclusione è che il sentimento umano della compassione, alimentando istituzioni che poi sostengono l'interazione e la vita dei singoli individui, sia uno dei principali fattori contributivi  alla coesione sociale.

(Segue)

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