Il popolamento dell'Italia
Nel percorso che ci siamo proposto, arriveremo alla fine ad Entella. |
L'Europa e specificatamente l'Italia iniziano ad essere popolate con flussi continuati e quasi sistematici attorno a 600mila anni fa (nel Pleistocene medio). Gli archeologi hanno rinvenuto grandi pachidermi (Elephas antiquus, Mammuthus trogonttherii) e rinoceronti, ipopotami nonché cavalli e bovidi che posso apprimativamente essere datati. Grandi carnivori rinvenuti sono ancora le iene, orsi e leoni e alcuni resti di scimmie.
I siti più interessanti che inquadrano il primo popolamento della penisola sono nei pressi di Isernia La Pineta e di Venosa Notarchirico, entrambi prossimi a specchi d'acqua. Le datazioni dei rinvenimenti -sempre difficili- variano fra i 700mila ed i 600mila anni fa. Nei pressi dei siti insistono numerose schegge e strumenti su schegge. Presso Anagni, con datazione circa 450mila anni fa, c'è un sito presso un corso d'acqua con resti di fauna (buoi primigeni e grandi pachidermi).
Nei precedenti siti non si nota selce di buona qualità, il che lascia pensare che si usassero materiali insoliti per risolvere le situazioni: frammenti ossei non troppo fossilizzati. A Visogliano, presso Trieste, i reperti lasciano intendere che venissero frequentate da quei primi esseri le cavità di ambiente roccioso.
Grazie ai progressi dell'archeologia si è praticamente in condizione di trattegiare le prime organizzazioni sociali di quei primi esseri che popolarono la penisola.
Lo vedremo in prosieguo.
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