martedì 13 settembre 2022

Il potere di Putin. L'Occidente (europeo) sotto ricatto per il grande business dell'energia (IV)

   Qualcuno ebbe a dire, ma il detto viene ripetuto con espressioni analoghe dagli anziani dei nostri paesi di Sicilia "La ricchezza genera preoccupazioni che ai poveri sono risparmiate". Una delle preoccupazioni in capo ai ricchi è l'invidia dei concorrenti e non, ed altra preoccupazione e quella del rischio, della possibilità, che quella ricchezza possa perdersi.

  Argomentazioni come quella riportata tiene banco pure nei rapporti fra gli Stati. Ci sono "paesi" che tengono a mantenere ruoli e posizioni di privilegio nella scacchiera europea ed in quella mondiale; nello stesso tempo esistono paesi che vorrebbero avere parte ai ruoli di privileggio che alcuni paesi mantengono nelle stesse scacchiere europea e mondiale. 

 Se nell'antichità di Omero la ricchezza si misurava in termini di capi di bestiame e poi via via in termini galeoni che arrivavano dall'America stracarichi di oro ed argento rubati agli indigeni, con la Rivoluzione industriale (inizio Ottocento) la nuova ed ancora persistente fonte di ricchezza è la "e-n-e-r-g-i-a" . E' questo nuovo tesoro rinvenibile nelle miniere, in origine, come carbon fossile e successivamente come petrolio che ha consentito ai paesi che ne dispongono di possedere "potere" ed "influenza" nello scacchiere del pianeta. Da quanto si sono imposte queste nuove situazioni "privileggiate", la politica e le relazioni fra gli stati ne sono rimaste condizionate.

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L'energia come risorsa

 Gli storici dell'Economia distinguono tre fasi nell'uso dell'energia, risorsa fondamentale per la conservazione della vita dell'uomo.

1) Per 13milioni di anni quasi tutta l'energia di cui bisognava l'essere umano proveniva dal cibo, dal foraggio per gli animali e dalla legna delle foreste.

2) In una seconda fase l'umanità comincia ad avvalersi del carbone e con le materie "fossili (petrolio, gas, uranio). E' il tempo in cui ci troviamo a vivere nonostante già è iniziata la terza fase.

3) Questa terza fase, sebbene ancora predominata da petrolio e fossili, si  vuole caratterizzarla con un modello energetico diversificato, incrementando le cosiddette "fonti rinnovabili", originate sia dal mondo vegetale correggendo la gestione del mondo agricolo-forestale e le fonti non organiche (acqua dei fiumi, maree, vento, sole ...) che per natura sono inesauribili.

 E' ovvio che sostituire il combustibile fossile con un combustibile rinnovabile implica conseguenze enormi sia nel campo della tecnologia che nell'ancora più che vitale modello di "affari".

 (Segue)

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