giovedì 18 agosto 2022

Vita pubblica e privata. La moralità dei governanti e la corruzione diffusa


È l'Italia il Paese con il più alto livello di
corruzione in Europa.
Almeno in termini
assoluti e non in percentuale al Pil.
 Ogni anno perdiamo infatti 236,8 miliardi
di ricchezza, circa il 13 per cento del prodotto
interno lordo, pari a 3.903 euro per abitante.
La cifra della corruzione, già impressionante
di per se, è due volte più alta di quella della
Francia, pari a 120 miliardi di euro e al 6 per
cento del Pil e di quella della Germania,
dove la corruzione costa 104 miliardi di euro
(il 4 per cento del Pil).

Questi sono i numeri contenuti in uno
studio pubblicato dal gruppo dei Verdi
europei basato sulle analisi condotte dalla ong
americana RAND..
.



 Gli storici assicurano che la corruzione all'interno delle istituzioni pubbliche esiste da quando esiste la civiltà. In tutte le epoche ci sono state fasi  di tolleranza, di giustificazione, di lassismo nell'affrontarla. 

 Nell'attuale fase di civiltà, almeno nel mondo occidentale, dovremmo essere abbondantemente arrivati al punto di svolta grazie al grado di cultura diffuso in tutti i gangli della società che implica (dovrebbe implicare) una effettiva "democrazia" nell'assetto organizzativo pubblico (la politica).

 Peraltro ai nostri giorni grazie allo sviluppo delle tecnologie informatiche contrastare il malaffare ai danni delle casse pubbliche (casse che appartengono a tutti) non è così difficile.

Grazie al livello di scolarizzazione e formazione culturale raggiunto nell'area occidentale del pianeta le tangenti, le frodi, i guadagni illeciti ed in generale gli arricchimenti illeciti dovrebbero suscitare forti sentimenti di indignazione fra le popolazioni. Tutti i governi nel presentarsi alle proprie opinioni pubbliche promettono sempre la lotta senza quartiere alla corruzione; in effetti in tutti i paesi a regime democratico esistono organi di controllo a partire dai comuni fino ai vertici statuali che dovrebbero assicurare la trasparenza dei comportamenti e degli atti pubblici. Non esiste uomo politico, in Italia, che non si dica favorevole alla trasparenza e alla lotta alla corruzione, definito spesso un "tumore" da debellare. 

Quale è la realtà vera leggibile nei vari documenti pubblicati da Organismi e Commissioni di inchiesta ?

Su questo versante divulgativo ci soffermeremo per qualche tempo sul Blog.

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