domenica 21 agosto 2022

Curiosità da campagna elettorale


Partiti in subuglio.
Come è difficile distinguere chi sta
a destra e chi sta a sinistra !

 == Nel M5S le primarie -sembrerebbe che- si facciano tanto per ... I giornali di oggi riportano: "I più votati alle Parlamentarie rischiano di vedere Camera e Senato solo in fotografia, scivolati giù nelle liste per la «comparsa» dei prescelti di Giuseppe Conte (o per la sua stessa presenza-candidatura in 4 regioni). 

Nelle chat romane gira uno schemino che mostra come chi ha preso ben oltre le mille preferenze sia stato scalzato: 

Angela Salafia (1.402 voti) dal docente De Santoli, 

Marco Bella (1139) dal notaio Colucci.     

Francesca Flati, con quasi 1.695 clic, è la più votata del Lazio, ma avrà davanti Francesco Silvestri.

  Si arriva a pensare che nella lista della legalità, alla fine saranno eletti solamente i famosi 15 voluti da Conte, che personalmente  si candida in quattro collegi.

==  La confusione regna pure in Forza Italia, dove pare non si siano ancora accorti che è arrivato il tempo di avere le liste pronte per essere depositate.  Il problema è che ci sono 123 uscenti e minori speranze di rielezione, a fronte della decurtazione dei seggi e dell'avanzata, nel centro-destra, delle attese di FdI. 

Giorgia Meloni dovrebbe candidarsi nell’uninominale Camera a L’Aquila e guidare 5 circoscrizioni proporzionali da Nord a Sud. I forzisti passati nel più rassicurante (in termini elettorali) FdI sono Marcello PeraCarlo NordioGiulio Tremonti.

 Sgarbi sembra voglia candidarsi con i centristi (del centro-destra) per competere nel collegio che il centro-sinistra ha garantito al centrista per eccellenza Casini: Bologna.

Fatto da studiare da parte dei sociologi sarà la circostanza che la città che un tempo era per eccellenza di "Sinistra", Bologna, dovrà scegliere fra due personaggi che non gli appartengono (in termini politici).

==   Il Pd  -da parte sua- si dibatte con ... scivoloni che riempiono -in periodo elettorale- le pagine dei giornali. Il caso di Roma dove il principale collaboratore del Sindaco pd si è dovuto dimettere per storie ancora da bene chiarire e registrate da videocamere, adesso finite sotto attenta interpretazione. Un altro capolista del Pd si è dovuto dimettere in Puglia per una uscita giudicata antisemita, che abitualmente capitavano in passato negli ambienti di estrema destra, e che adesso leggiamo in contesti altri. Nel caso Puglia il pd se ne esce con questa dichiarazione:  «Non è antisemitismo il suo, ma la posizione del Pd: amicizia con lo Stato di Israele e diritto di esistere ai due Stati. Le critiche sono alla politica del governo attuale, che è di destra». Ma il personaggio per intanto si è dovuto dimettere dalla lista.

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