venerdì 5 agosto 2022

Noi gente del XXI secolo. Motivi per riflettere

 Detti e Fatti
(Ansa) 

Elezioni: Renzi a Berlusconi, 'caro Silvio, no grazie'

Mi servono un milione di voti, li cerco da solo. 

Così, parlando Rtl 102.5, il leader di Iv, Matteo Renzi si è rivolto al presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. "Non partecipiamo al centrodestra - ha aggiunto - perché c'è chi ha sempre votato contro Mario Draghi.  Siamo stati e saremo dalla parte di Draghi. Ho ascoltato ieri Berlusconi, l'ho ascoltato con piacere. Lo ringrazio per avermi detto che sono intelligente". "Ho grande rispetto per lui - ha proseguito Renzi -. Anzi, lo dico: bisognare avere il coraggio di non attaccare gli avversari. Il M5s l'ha fatto troppo spesso in questi anni".

"Dico agli italiani votateci, i seggi sono fondamentali se hai un'idea politica, ma se sei pronto a rimangiarti tutto per rimanere in Parlamento sei un quaquaraquà. Per i seggi: basta il 3 per cento. Ossia un milione di italiani. Me li cerco da solo, non vado dalle coalizioni", ha aggiunto Renzi. "Ci sono due modelli diversi di far politica: c'è chi pensa che le idee contino meno degli scranni parlamentari e chi invece vuole prima le idee e poi lo scranno. Se il centrosinistra avesse detto 'siamo per l'agenda Draghi' avrei detto sì. Ma ora si tengano le loro patrimoniali".

"Non sono Di Maio che si fa eleggere con il simbolo del Pd. Io sono uno che preferisce andare da solo in questa Babele di coalizioni. Il coraggio pagherà. Leggo i giornali che dicono che ho il 90% di italiani contro, allora parlo a quel 10% di loro. Letta ha proposto di aumentare le tasse, sembra che voglia far vincere la Meloni. Che dovrebbe mandare un mazzo di fiori a Letta".

Secondo l'ex premier, "Calenda ha scelto di fare una cosa che butta via una grande opportunità: il polo riformista al 10%. Lui ha scelto di fare un'altra cosa, di stare con il Pd e Fratoianni ma io non lo attaccherò mai sul piano personale, perché chi aggredisce sul piano personale significa che non è sicuro delle proprie idee, io sono sicuro delle mie idee".

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La Direzione nazionale di Europa Verde-Verd

"La Direzione nazionale ritiene, come già deciso dal Consiglio federale nazionale del 25 luglio, che l'unica alleanza che possa contrastare efficacemente la destra estrema in Italia sia quella, pur con tutte le differenze che sono note, di un fronte democratico a partire dal Pd. Per questo motivo la Direzione nazionale ritiene non percorribile un'alleanza con il M5S esprimendo, nel contempo, rammarico per il non raggiungimento di un accordo tecnico più ampio che includesse anche il M5S". 

Carlo Calenda, leader di Azione

"Abbiamo fatto una scelta di responsabilità, molto sofferta ma a condizioni nette. Non siamo disponibili a rivedere nessun punto di quanto sottoscritto. Ogni giorno vediamo aggiungere alla coalizione un partito zattera e iniziative incoerenti con quanto definito. Anche basta",

 "Della sorte di Di Maio, D'Inca', Di Stefano e compagnia non ce ne importa nulla. Al contrario, prima tornano alle loro professioni precedenti meglio è per il paese. E per quanto concerne l'agenda o è quella di Draghi o è quella dei no a tutto. Chiudiamo questa storia ora. C'è una ambivalenza che tormenta la sinistra dalla sua origine: riformismo o massimalismo. Una scelta mai compiuta fino in fondo che ha determinato contraddizioni e sconfitte. L'accordo sottoscritto dal Pd è una scelta. Può essere cancellata ma non annacquata. Decidete". 

Luigi Di Maio,  Centro Civico

"Dopo essere partito dal 'grande centro',  Calenda è diventato un 'gregario' della coalizione di centrosinistra. Di conseguenza, capisco le sue difficoltà a spiegare, anche ai nuovi arrivati del suo partito e al suo elettorato, che alla fine si candida nel centrosinistra. Sorprende, però, che alla fine proprio Calenda nelle sue dichiarazioni e nei suoi tweet sia diventato il più estremista di tutti. Con questo atteggiamento sta solo disgregando la coalizione prima ancora che si formi. Ovviamente Calenda può fare quello che vuole, ma con meno arroganza e più rispetto"

Bruno Tabaci, leader di Centro Civico

"Mi permetto di suggerire a tutti coloro che non vogliono regalare il Paese alla destra di smetterla con critiche, fatwe e attacchi reciproci". Lo dichiara Bruno Tabacci, leader di Impegno Civico-Centro Democratico chiedendo "senso di responsabilità da parte di tutte le forze del centrosinistra". Una coalizione, spiega, non si regge se "alcuni decidono da soli chi può farne parte e chi no e a quali condizioni. Non possono esserci alleati di serie A e serie B. In una coalizione tutte le forze devono avere pari dignità e rispetto reciproco, altrimenti molto semplicemente non c'è la coalizione".

Nicola Fratoianni, Segretario di Sinistra Italiana

"L'agenda Draghi? Non esiste. Lo ha detto Draghi stesso. Povero Calenda, deve correre in cartoleria a comprarsene un'altra. Noi intanto lavoriamo per un'Italia più giusta e più verde." Lo scrive su Twitter il segretario nazionale di Sinistra italiana Nicola Fratoianni.

Dario Franceschini, ministro Pd della Cultura

"Carlo Calenda e Nicola Fratoianni fermatevi! Ci aspetta una sfida molto più grande dell'interesse dei nostri partiti: evitare che l'Italia finisca in mano a una destra sovranista e incapace. Per iniziarla e vincerla occorre rispettarci a vicenda e accettare le nostre diversità". Lo scrive su Twitter il ministro della Cultura, Dario Franceschini (Pd).

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