lunedì 29 agosto 2022

Biblioteche pubbliche. Scrigni del sapere che non possono restare chiusi

Scrigni del sapere:

oggi più che mai le biblioteche, gli antiquarium

sono tesori preziosi da preservare e da

inculcare alla coscienza cittadina. 

 Una comunità che non possiede gente con l'ossessione per le biblioteche, per gli antiquarium, per la cultura in generale, comincia a non essere più comunità. Oggi, nel terzo millennio, la cultura in generale e i supporti che la alimentano sono tesori preziosi che vanno preservati e costantemente accresciuti, a tutti i costi, ancor prima di aprire altri -sempre auspicabili- percorsi di crescita socio-economico.

 In una realtà dove non esistono persone che possiedano l'ossessione per qualsiasi bene culturale, per qualsiasi istituzione che quei beni deve in via istituzionale valorizzare, è palese che non sgorgano stimoli in direzione del bello, del grande, del nuovo, del grandioso.

  A Palermo esistono templi grandiosi dedicati ai libri, ai carteggi storici, ai beni storici ed archeologici e batte il cuore forte -visitandoli- nel sapere che in quei luoghi è custodita e conservata la Storia della nostra terra (la Sicilia) in modo spettacolare.

 Sappiamo che l'attuale è un momento particolare per la Politica che si accinge a celebrare eventi elettorali di grande significato ed importanza per la "democrazia" nel nostro Paese. Però ci piace, proprio in questa fase, sollevare l'attenzione dei vari candidati interessati a vari livelli  al processo elettorale, oltre che sugli altri mille problemi (viabilità, lavoro per giovani, preservazione della peculiare lingua arbëresh locale, e varie altre decine di priorità) anche, sui temi che stanno racchiusi nell'espressione "Cultura".


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