Ambiente, ecologia
ed
Economia
Negli ultimi due secoli, ma da noi -in Sicilia- dal dopoguerra ad oggi, gran parte della popolazione del pianeta ha mutato lo stile di vita, in più casi in un modo che i nostri antenati avrebbero definito "inconcepibile".
Fino agli anni cinquanta, fino a prima del terremoto nella Valle del Belice del 1968, il mezzo di trasporto più consueto da un centro abitato all'altro, in Sicilia, era il dorso di mulo o il ricorso all'autobus di linea che collegava una o due volte al giorno un paese di periferia con un'altro più rilevante in ambito circoscrizionale o provinciale.
Questo nuovo stile di vita, ovviamente ed inevitabilmente, ha influito sulla cultura, o meglio sulla "scienza" economica, avendo espanso rispetto all'antica economia contadina della prima metà del Novecento -in misura inimmaginabile- i "consumi" e gli stili di vita nell'intero Occidente.
Il modo di vivere dei nostri giorni, qui in Occidente, viene ormai ritenuto normale, nel senso che fa parte di una tendenza storica. Ed effettivamente gran parte del resto del mondo aspira a seguire le logiche dei cosiddetti "Paesi sviluppati". Aspira, ma non mancano le controtendenze di stampo ideologico, religioso ed in genere con tendenze culturali.
Da noi, in Occidente il modello economico preponderante è in linea di massima condiviso dai due modelli politici prevalenti, quello della "Sinistra di stampo socialista-democratica" che quello della "Destra di stampo liberale-democratica". Per entrambe queste culture politiche obiettivo prioritario è la "c-r-e-s-c-i-t-a" economica di ciascun Paese. Negli obiettivi politici delle due culture politiche ora ricordate non rientrano nè intenti di tipo religioso (come avviene tuttora nel mondo islamico) né intenti di tipo vetero-colonialismo o espansionismo che nei secoli passati caratterizzava gran parte dell'Occidente. Al centro fra i due schieramenti, su cui entrambi convergono, stanno le regole democratiche sul rispetto della dignità umana.
Vedremo nelle prossime pagine i punti deboli del sistema politico e di quello economico che caratterizza l'Occidente, parte geografica del mondo di cui l'Italia è parte non secondaria.
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