martedì 12 luglio 2022

Sicilia dei viaggiatori. Dal Barocco al Novecento (4c)

  Dal Barocco alla Modernità Novecentesca

 LUOGHI CELEBRI E CARATTERI DEI SICILIANI

di

Johann Hermann Von Riedesel

(Col viaggio in Sicilia e nella Magna Grecia nella primavera del 1767 Johann Hermann von Riedesel, barone di Eisenbach di Altenburg, (1740-1785) realizzava il sogno di ogni classicista dell’epoca: visitare se non la Grecia, almeno, la sua non secondaria appendice italiana. In Italia c’era già stato una volta tre anni prima, ma, come era consuetudine, non si era spinto al di là di Napoli.).

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LUOGHI CELEBRI E CARATTERE DEI SICILIANI - PARTE IV


 
Ma prima di lasciare quest'isola voglio fare una descrizione dei suoi abitanti, di cui si raccontano diverse cose che creano una fama sfavorevole e che non danno fiducia al loro cuore e al loro carattere. Questa popolazione, come tutte le popolazioni mediterranee, è perspicace e piena di talento ma ha un'innata debolezza, una voluttà e una malizia che più a Sud si va, più aumenta. Ha un incredibile fuoco e non conosce la flemma, e ciò è necessario per il compimento dell'arte. Questa caratteristica si può scoprire nei suoi pittori, nei suoi scultori e anche nei suoi poeti che sono numerosi: qui ci sono tanti "improvvisatori" tra la gente comune.  Essi preferiscono scrivere in modo estemporaneo i loro pensieri piuttosto  che correggerli e migliorarli.  Qui il cielo non sembra avere effetto sul limite moderato tra caldo e freddo che produce la felice flemma. Un sale piccante influenza i loro nervi; gli "umori salsi" sono in Sicilia molto ricorrenti, anche se questo carattere potrebbe trarre origine dal loro stile di vita e da un enorme uso di zucchero: questo li fa irrequieti e impazienti e questo influsso, accanto ad un fuoco ardente, scaturisce, spesso nel comportamento più violento. Ecco perché la gelosia e la brama di vendetta sono così terribili e più forti che in qualsiasi altra nazione. Tuttavia, questo miscuglio del loro carattere produce anche stoicismo  ed eroismo da cui si traggono i frutti più pregiati. Ne posso citare alcuni aneddoti. Allorquando il famoso ladro Testalunga agiva in Sicilia con la sua banda, fu arrestato il suo fiduciario Romano. Questo era anche il vice capo e, dopo Testalunga, il primo della banda. Suo padre era stato catturato e messo in libertà se suo figlio avesse tradito e consegnato Testalunga. La lotta interiore del figlio, diviso tra l'amore per il padre e la giurata fedeltà all'amico era molto forte; ma il padre convinse il figlio a preferire l'amicizia all'amore paterno; egli non volle la conferma di quest'amore attraverso il tradimento e così fu fatto. Lo stesso Testalunga, nonostante il grande tormento, non tradì mai nessuno dei suoi compagni ma tenne fedelmente il segreto.

Un esempio di amore più vero e provato può essere questo: un principe di una delle famiglie più in vista di Palermo aveva una relazione segreta e fiduciaria con una persona nubile e pari per nascita. Egli la sposò e, dopo due mesi, venne alla luce un figlio. Per la vergogna, per evitare le chiacchiere della città e perché credevano di poter avere altri figli assomiglianti al primo, decise, alla sua sposa, di rinnegarlo e di darlo in custodia ad un contadino. Tutto rimase segreto fino a che la madre, sul letto di morte, cercò di tranquillizzare la propria coscienza con la rivelazione della verità e disse tutto. Il figlio fu fatto venire dalla campagna e fu più meravigliato che contento della nuova condizione, ma dichiarò che non l'avrebbe accettata se non avesse avuto il permesso di sposare la bella contadina che egli amava. Allorché gli fu detto che ciò non sarebbe stato possibile, egli lasciò cadere volontariamente ogni pretesa ereditaria in favore di suo fratello e visse modestamente, ma contento, con la sua amata, nello stato in cui era cresciuto. Questo sarebbe stato un soggetto eccellente di un lavoro drammatico e un argomento degno della penna di un Metastasio o di un Voltaire!

(Segue)


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