domenica 17 luglio 2022

Sicilia dei viaggiatori. Dal Barocco al Novecento (6c)

  Dal Barocco alla Modernità Novecentesca

 LUOGHI CELEBRI E CARATTERI DEI SICILIANI

di

Johann Hermann Von Riedesel

(Col viaggio in Sicilia e nella Magna Grecia nella primavera del 1767 Johann Hermann von Riedesel, barone di Eisenbach di Altenburg, (1740-1785) realizzava il sogno di ogni classicista dell’epoca: visitare se non la Grecia, almeno, la sua non secondaria appendice italiana. In Italia c’era già stato una volta tre anni prima, ma, come era consuetudine, non si era spinto al di là di Napoli.).

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LUOGHI CELEBRI E CARATTERE DEI SICILIANI - PARTE VI


Il popolo siciliano indossa un particolare costume che mi sembra, all'inizio, non adatto al clima. Gli uomini portano berretti colorati e senza falde che, in questo clima, sembrano contraddittori, lo stesso dicasi per la notevole quantità di "cappotti" o di mantelli che sono muniti di cappucci (come quelli indossati dai Cappuccini). Io ho visto uomini che portavano quattro di questi mantelli l'uno sull'altro, che, specialmente quando erano a cavallo, e a seconda del tempo, si mettevano e si toglievano. Ma poiché in una terra dove  il sole è così forte ed in un'isola dove i venti cambiano spesso di direzione diventando, repentinamente, caldi o freddi, e le correnti d'aria sono così pericolose, ci si può raffreddare facilmente, così ci si protegge, come si può, con i vestiti adatti. Le donne indossano un costume che assomiglia a quello greco, esse portano un fazzoletto sulla testa,  ed una grossa fascia in vita. Nelle città tutte portano grandi scialli neri, secondo la moda spagnola. Gli aristocratici di Palermo scimmiottano la moda francese come fanno nel resto d'Europa.

Gli omicidi non sono più numerosi come una volta in Sicilia anche se si uccide per gelosia e per vendetta. Nei tempi passati, a Messina e a Palermo, c'era un prezzo ufficiale per fare uccidere un uomo: costava solo 10 once o 12 zecchini. Oggigiorno ciò non succede così spesso e, in ogni caso, sarebbe più caro pagare un omicida. Poiché la gelosia non è più così intensa e poiché, in questa terra, non ci sono più fazioni politiche, non si sente parlare più di simili episodi. Le dame di Palermo hanno la stessa libertà delle altre donne d'Italia e gli uomini cominciano a vergognarsi della loro innata gelosia. I palermitani hanno simpatia per gli stranieri e ci si trova molto bene con loro.
Da alcuni anni, da quando la Sicilia vende i propri cereali al di lì dei propri confini territoriali, entra molto denaro e, specialmente, il proprietario terriero ha guadagnato molto con questo commercio. E' da notare che, nonostante tutto, non è costoso mantenersi, perché qui ci sono grandi quantità di cibo e pochi abitanti. In tutta l'isola si contano solo 1.200.000 persone, il che è niente, se paragonato alla grandezza dell'isola e dell'antica popolazione.

Per dirla in breve: il clima di questa terra e i frutti della stessa sono ancora migliori di com'erano prima.  Solo la dorata libertà greca, la popolazione, il potere, lo splendore e il buon gusto non sono più quelli di una volta. Gli odierni abitanti devono dire "Fuimus Troes". Anche se é vero quello che disse  Solinus: "Quicquid Sicilia gignit, sive soli  foecunditatem, sive hominum ingenia spectes, proximum est iis quae  optima dicuntur".

Accetti queste ,mie esigue osservazioni, come testimonianza della mia amicizia nei Suoi confronti e con l'indulgenza e la bontà che da Lei mi permetto di aspettare  e di sperare.  Continui ad essere mio amico  così, come io sarò il Suo per sempre ecc. (...)
(da Viaggio in Sicilia)



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