Dal Barocco alla Modernità Novecentesca
LUOGHI CELEBRI DI CATANIA, SIRACUSA E PALERMO
di
John Dryden Jr.
(Poeta, drammaturgo, critico letterario e traduttore inglese era il maggiore dei quattordici figli di Erasmo e Maria Dryden, appartenenti all'alta borghesia puritana inglese).
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UN VIAGGIO IN SICILIA E A MALTA NEL 1700-1701 - PARTE VIII°
Domenica, 9 gennaio, prendemmo ancora una volta dei cavalli per andare sul Monte Pellegrino a visitarte il posto in cui, grazie ad una particolare e miracolosa rivelazione fatta ad una persona retta, fu trovato il corpo di Santa Rosalia, patrona e protettrice di Palermo. Questa santa era palermitana e di famiglia molto nobile. Quando era molto giovane aborrì oltre ogni dire le vanità terrene, evitò di avere rapporti con la gente e infine decise di dedicarsi anima e corpo a Dio Onnipotente. Da Lui ispirata, lasciò la casa paterna e di lei non si ebbero più notizie fin quando il suo corpo fu trovato in quell'infranto di roccia, dove ora c'è una cappella, su quella montagna pressoché inaccessibile. Si dice che a portarla lassù siano stati gli angeli: quel posto, infatti, al tempo della santa non era così accessibile come invece lo è ora, anche se per arrivarci bisogna seguire un percorso bruttissimo e scosceso e si rischia l'osso del collo. In quel posto spaventoso questa santa donna visse per moltissimi anni nutrendosi solo di quello che trovava su quella spoglia montagna. Nello stretto, orribile e sempre umido anfratto che si era scelto come luogo di preghiera e di contemplazione, strisciando sulle ginocchia in un certo punto, aveva logorato persino la roccia: chi oggi vi si reca in pellegrinaggio lo può ben vedere. La cappella è riccamente decorata; dove il corpo della santa fu trovato, appena sotto l'anfratto scavato nella roccia, c'è una statua di marmo molto bella che rappresenta la santa in posizione distesa. Tutt'intorno una ringhiera lavorata in ferro e ottone, sopra l'altare dove si celebra la messa. Sulla vita miracolosa di questa santa c'è un libro stampato a Palermo che io però non ho letto. Quello che ho riferito in breve è solo per sentito dire: per maggiore esattezza rimando quanti fossero interessati alla sua vita alla lettura di questo testo. Il suo anniversario, che cade il 4 settembre, si festeggia con indescrivibile splendore e magnificenza nella Cattedrale di Palermo dove si custodiscono i suoi resti mortali in una cassa d'argento che viene portata fuori dalla cappella a lei dedicata e, per l'occasione, collocata su una macchina trionfale al centro della Cattedrale ed esposta alla venerazione della gente. Questo avviene anche in due altri giorni dell'anno: quello in memoria della sua liberazione della città dalla peste, e l'altro quando per sua intercessione gli abitanti furono salvati dal terremoto (...).
(da Un viaggio in Sicilia e a Malta nel 1700-1701)
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