venerdì 29 luglio 2022

Noi gente del XXI secolo. Motivi per riflettere

(ANSA-Sicilia) 29 LUG - "Dal 2014, l'Anci Sicilia denuncia, in merito al sistema integrato dei rifiuti, uno stato di 'calamità istituzionale' per molti versi provocato da cambi continui e repentini di leggi sulla governance con conseguenti sovrapposizioni nella gestione che, in pratica, non è riuscita ad affrontare le esigenze del territorio".    Lo ha detto, questa mattina, Leoluca Orlando, presidente dell'Anci Sicilia, che ha introdotto l'incontro dal titolo "La gestione dei rifiuti in Sicilia: i termovalorizzatori?" cui hanno partecipato Tommaso Castronovo di Legambiente e Guido Bertolaso. "In Sicilia - ha aggiunto Orlando - il sistema di gestione dei rifiuti è fondato sull'oligopolio e su pochi interessi privati.

    Un sistema che registra un'assoluta inadeguatezza di impiantistica che per anni ha determinato vistosi disservizi, rappresentando un danno per strutture e impianti pubblici ed un aggravio di costi per comuni e cittadini. L' Anci Sicilia è intervenuta in tutte le sedi competenti per denunciare gli effetti di questo sistema fondato su un 'ricatto' in base al quale, nel breve periodo, l'unica alternativa al conferimento nelle poche discariche operanti è quella di avere i rifiuti per strada con le evidenti gravi conseguenze anche sul piano sanitario. Il senso di questo incontro è, quindi, fotografare soluzioni adeguate per uscire dall'emergenza con una logica progettuale".
    Per Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell'Associazione "da decenni ci confrontiamo su un'emergenza che non è solo ambientale ma anche finanziaria, poiché molti comuni dell'Isola si trovano in dissesto o pre dissesto anche per le difficoltà legate alla riscossione della Tari". "Seppure consapevoli che negli ultimi anni molti comuni abbiano fatto uno sforzo poderoso nella raccolta differenziata, molti hanno superato la soglia del 65% - ha proseguito - resta in sospeso il tema dell'impiantistica legata non solo alla realizzazione dei termovalorizzatori ma anche dei centri di compostaggio e delle centrali di trasferenza. In questi giorni, purtroppo come accade sempre in estate, vediamo proliferare in molte strade cittadine micro discariche che deturpano l'ambiente e che mettono in grave pericolo la salute pubblica. Per questi motivi, oggi abbiamo sentito i pro e i contro su un tema fondamentale cercando di interrogarci e di dare risposte senza pregiudizi".
    Guido Bertolaso ha parlato della sua esperienza legata all'inceneritore di Acerra, precisando che "solo nel 2016 sono stati prodotti 630.000 MWh di energia elettrica, sono state evitate circa 115 mila tonnellate di emissioni di CO2 e 230 mila famiglie hanno utilizzato l'energia elettrica prodotta nell'impianto".
    Bertolaso ha poi concluso parlando della situazione nella provincia autonoma di Bolzano in cui "una raccolta differenziata che sfiora il 100%, una encomiabile gestione dell'umido e una gestione del riciclo all'avanguardia si accompagna alla presenza sul territorio di un termovalorizzatore". Per Tommaso Castronovo di Legambiente l'unico piano possibile è l'economia circolare: ridurre la quantità di immondizia prodotta e potenziare la raccolta differenziata". 

Giuseppe Conte, capo del M5S
«Col Pd per il futuro non escludo un dialogo, non un’alleanza. Per queste elezioni assolutamente non se ne parla di avere rapporti col Pd. Che rapporto può avere il Movimento 5 stelle con una forza politica che sta chiudendo accordi da Calenda a Di Maio a Renzi a Brunetta a Carfagna? Questa è un’ammucchiata dove noi non ci potremmo mai ritrovare, perché sono personalità divisive e litigiose. La politica fatta così significa tutto e il contrario di tutto». 

Carlo Calenda, capo di "Azione"
«Non sopporto in nessun modo che si dica 'ma tanto la destra vince', ma de che? La combattiamo metro per metro e la rimandiamo nella bolgia degli irresponsabili, la sconfiggiamo con la serietà, con la forza delle proposte che sono il vero lascito di Draghi»
"Da oggi inizia un nuovo percorso, una nuova battaglia che richiede coraggio, ma con una sicurezza, quella di entrare nella vera casa dei liberali, dei riformisti e di popolari. Ho la certezza di entrare in un partito che non tramerà con la Russia contro l'Italia; ho la certezza di entrare in un partito che non si accoderà a Orban, che dice cose enormi".

Annalisa Cuzzocrea, giornalista
La narrazione di Conte è fantascientifica: ad ascoltarlo, sembra che il Pd abbia contrastato reddito di cittadinanza e misure contro la povertà. Non l’ha mai fatto, ma il principio di realtà pare perso per sempre.

Biagio Marzo, ex parlamentare
--Sul caso Lega - Russia, in molti pensano che ci sia un cavallo di Troia, ma non sappiamo chi è il cavallo e chi la Troia.
--Sono convinto che nel caso vincesse la destra vorrà fare le riforme istituzionali con l’art 138 della Costituzione, le forze di Centrosinistra dovrebbero lanciare l’Assemblea costituente.

Enrico Letta, segretario Pd
Oggi
Articolo Uno MDP
e il
Partito Socialista
hanno formalizzato l’adesione al progetto di lista comune “Italia democratica e progressista”. Buone notizie per chi crede che il 25 settembre dobbiamo e possiamo vincere. Insieme per dare al nostro Paese un futuro migliore.
 

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