La pagina di Tommaso
San Bernardo consegna la regola ai monaci Cistercensi. Bologna: Pinacoteca Nazionale |
Proprio per questa ragione, un maestro delle nuove scuole "cattedrali", Bernardo di Chartres, iniziò a fondare gli studi sulla lettera e lo studio aderente agli autori "classici", che egli non trova affatto in contrasto con la fede cattolica. Pure Gilberto de la Porrée, protagonista della cultura filosofica punta ad affermare la fondamentale validità delle dottrine degli antichi filosofi greci, senza i quali -sostiene- sarebbe impossibile intendere razionalmente lo stesso rapporto Dio-uomo. Tante altre figure, fra cui Abelardo di Conches, mirano a far coesistere la rivelazione biblica con dottrine filosofiche e scientifiche di cui non ignorano le origini ed i significati ben diversi. Abelardo arriva a sostenere che la stessa rivelazione cristiana si può esprimere attraverso ragionamenti razionali (Dialogus inter Hebraeum, Philosophum et Christianum) e che se il Cristianesimo è la verità assoluta che accoglie in sé tutte le altre relative ed imperfette, la dimostrazione dei suoi principi può procedere per la via della dimostrazione analitica.
Su questo percorso Giovanni di Salisbury, Alano di Lilla e Nicola di Amiens mostreranno come la competenza letteraria possa procedere con la speculazione metafisica e teologica e diventi, addirittura, presupposto di una cultura capace di assorbire le suggestioni originate dai filosofi greci. Il tutto con gli strumenti ed il metodo razionale.
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Stiamo soffermandoci sul quadro culturale del tardo Medio Evo, per poi meglio intendere cosa avverrà nella cultura successiva, fino ai nostri giorni. Se, si vuole, riusciremo a meglio comprendere perché siamo arrivati a Putin, a Biden e a Draghi. È buona opera quella di capire quali forze culturali (politiche, sociali ed economiche ...) sono entrate in gioco.
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