Le religioni e la politica
= = = Due Paesi a prevalente religiosità cristiano-ortodossa nel terzo millennio, ai nostri giorni, sono in guerra fra loro: Russia-Ucraina. Fino a non molti decenni fa nel panorama mondiale vi erano parecchi partiti politici, all'insegna dell'ateismo, che dall'Unione Sovietica a tutti i suoi satelliti del Patto di Varsavia conducevano la "guerra fredda" nei confronti delle democrazie occidentali. Era "fredda" però quella guerra.
= = = Nei Paesi dell'Occidente e non, connotati -tradizionalmente- dalla religiosità cattolica e protestante vi sono stati -nel tempo- partiti dichiaratamente laici e persino laicisti che nel pacifismo hanno pero' saputo tratteggiare la propria carta di identità.
In molti paesi del pianeta la cultura laica ha avuto in passato vasti adentellati. La visione politica "laica" si era affermata pure in Turchia che tuttora si richiama ad Ataturk, in India che si richiama a Nerhu, in Egitto a Nasser, nell'Iran dell'allora Reza Pahlavi. E però questi sono, oggi, tutti Paesi che si richiamano, nei fatti della Politica, a delle religioni e arrivano -stranamente- a distinguere fra esseri umani.
= = = In Turchia nonostante ufficialmente Ataturk -statista laico- sia tuttora ritenuto padre della Patria, del laicismo statuale che consentiva libertà ampia ai cristiani si sono perse le tracce. E non parliamo dell"autoritarismo che caratterizza l'intero mondo islamico.
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