sabato 14 maggio 2022

Curiosità ... turche

Equilibrismo 

= = = In questi giorni i media si sono molto soffermati sul protagonismo turco sulla vicenda bellica russo-ucraina. Abbiamo potuto osservare un Erdogan, socio di primo livello della NATO, che ad Istambul (che noi ci ostiniamo a denominare ancora Costantinopoli) nei primi giorni del conflitto ha provato a far negoziare le due parti. Non è riuscito, ma egli ritiene di averci provato.

= = = La Turchia, sebbene membro della NATO, gode di buona considerazione da parte di Putin. La Turchia è stata parte non secondaria dell'armamento ucraino mediante i molto apprezzati, dagli ambienti militari, droni Bayraktar TB-2, fabbricati in Turchia dall'azienda di Selciuk Bayraktar, genero (manco a dirsi) del presidente  Recep Erdogan, avendone sposato la figlia Sumeyye. 

= = = L'Ucraina ha ordinato i droni fin dal 2019 eppure sono stati consegnati lo scorso 3 febbraio, tre settimane prima dell'offensiva russa. Lo stesso Erdogan e il suo ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu sono stati in visita a Kiev concordando con il presidente Volodymir Zelensky la vendita di ulteriori TB-2. 

= = = Questi droni a elica sono in grado di pattugliare dal cielo un'area del raggio di 150 km per ben 27 ore, telecomandati da terra da tre specialisti. Portano ordigni, anch'essi di produzione turca, ovvero il missile a guida laser Roketsan Cirit e la bomba, anch' essa a guida laser, MAM-L. 

= = =  Nell'attuale guerra i droni di grande precisione ucraini hanno bersagliato carri armati e camion russi. I russi sostengono di averne abbattuti un discreto numero. Ma Erdogan che finora ha potuto contare sulla fiducia di Putin ha, in queste ore, giocato una carta a beneficio del Cremlino. In quanto membro di primo piano della Nato, egli -a nome della Turchia- non vuole l'ingresso nell'organizzazione militare occidentale nè della Finlandia, nè della Svezia.

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