Riflessioni
La Chiesa di tradizione bizantina conta dodici feste liturgiche:
8 Settembre -La Natività di Maria-;
21 Novembre -Presentazione di Maria al Tempio-;
25 marzo -l'Annunciazione-;
25 Dicembre -il Natale di N.S.-;
6 Gennaio -il Battesimo di N.S.-;
2 Febbraio -la Presentazione al Tempio-;
la Resurrezione; l'Ascensione; la Pentecoste;
15 Agosto -la Dormizione della Vergine-;
6 Agosto -la Trasfigurazione-;
14 Settembre -l'Esaltazione della Croce-.
===Verso la PasquaSe domenica scorsa è stata ricordata la Domenica delle Palme (Ingresso a Gerusalemme del Nazareno), ieri, giovedì della Settimana definita Santa, è stata fatta memoria oltre all'Ultima Cena anche della sacra Lavanda, della preghiera nell'Orto degli ulivi e del tradimento di Giuda. Tutti questi episodi vengono ricordati nelle riflessioni che si leggono in Chiesa nel corso dei riti -appunto- del giovedì.
Quegli avvenimenti del giovedì santo sono sempre ricordati e ricondotti all'Icona che si trova in tutte le iconostasi delle Chiese di tradizione bizantina: l'Ultima Cena, che si trova ovunque collocata al di sopra della porta centrale dell'Iconostasi, quella che accede all'area dell'altare.
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Il Venerdì Santo
Nella iconografia di tradizione bizantina il Crocifisso non è mai raffigurato spossato o comunque in agonia. Pur da morto conserva la regalità. Da morto continua ad essere quello che la tradizione chiama il Kyrios, il Signore, colui che con la sua sapienza ha saputo indicare la via della salvezza dell'umanità. La Croce, subita o inflitta, nei credenti viene ad acquistare una potenza ed una sapienza che sa di divino e poco, o nulla di umano. Il tutto è fronteggiabile con la Fede e mai col ragionamento umano dell'utile e del vantaggioso.
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