lunedì 21 marzo 2022

Studi antropologici. Amare la Sicilia e la sua Storia (1)



Scriveva nel 1961

Elio Vittorini scrittore, traduttore, critico letterario e curatore editoriale  

"Sembra che la sopportabilità umana

nell'essere contadini ....

sia giunta al suo limite estremo"

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L'agricoltura nella Contessa Entellina post-seconda guerra mondiale
era caratterizzata dalla concentrazione di vastissime estensioni
nel potere di un numero limitatissimo di latifondisti
inurbati (a Palermo), rappresentati in loco da campieri e
sovrastanti.
 L'immagine che riportiamo su questa pagina del blog racconta, o per chi non ne coglie lo spirito, rievoca ancora una volta la Contessa Entellina degli anni sessanta del Novecento.

 Ci proponiamo, in un prossimo futuro, di intrattenerci sul mondo pre-terremoto '68. Vorremmo che anche le nuove generazioni non dimentichino sotto il profilo antropologico e storico il mondo contadino che ha caratterizzato l'area su cui sorge Contessa, e su cui si estende l'intera Valle del Belice. Mondo contadino rimasto immobile nelle tecniche e nel bagaglio culturale della produzione agraria sin dal periodo "romano", o forse elimo, fino al 1968.

 Proveremo a richiamare certi vocaboli molto espressivi di quel mondo e del sistema economico-sociale che lo caratterizzavano: burgisi, iurnateri, camperi, gabillottu, suvrastanti, patruni, stimpunari, sarma, tumminu ....

 E non vorremmo fermarci alla sola panoramica pre-terremoto '68, ossia al solo periodo che corre dal secondo dopo-guerra al '68. 
 Ci piace riuscire a tratteggiare con alcuni flash di cronaca e di Storia la  Sicilia (e ancor più, la Kuntissa) inserita nel contesto socio-economico latifondista, quella che inizia nei primi decenni dell'Ottocento. 
 Finora abbiamo trattato sul Blog, sia pure con parsimonia, il periodo baronale-feudale. Periodo che però contiamo in prosieguo di rimodulare in un libro. 

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