domenica 6 marzo 2022

Motivi per riflettere. Noi gente del XXI secolo

 

Detti e Fatti

(ANSA) 

Mosca avverte: qualunque Paese ospiti aerei militari ucraini "sarà coinvolto nel conflitto". 

Zelensky: 'Parlato con Draghi dell'ingresso in Europa'. 

Onu: "Più di 1,5 milioni i rifugiati fuggiti dall'Ucraina in 10 giorni". 

Biden sente Zelensky. 

Cina e Israele mediano

Fallita la tregua dichiarata da Mosca, la diplomazia intensifica gli sforzi . 

Quarto colloquio Putin-Macron, il leader russo si è detto pronto a non attaccare centrali nuclerari.

Angelo Panebianco, giornalista Corriere della Sera

È una ingenuità che nasce da ignoranza della storia pensare che la «forza delle idee» sia, da sola, in grado di sconfiggere le armi. Il «mattatoio», come Hegel definisce la storia umana, ce ne ha dato infiniti esempi contrari. Ma è anche una ingenuità (di segno opposto) credere che le idee, se sono convinzioni diffuse, non abbiano un peso rilevantissimo nei conflitti. In questa guerra due circostanze lo dimostrano.

La prima è data dal fatto che la guerra lampo, che Putin credeva di fare quando ha ordinato l’invasione, è fallita perché l’Ucraina è una nazione autentica, gli ucraini hanno mostrato di pensare a se stessi come a una comunità la quale non è tale solo perché occupa un territorio ma anche perché dispone di una identità in cui si fondono amor patrio, fiducia in una leadership (Zelensky) all’altezza della sfida e desiderio di libertà. Per inciso, si può ipotizzare che Putin abbia umiliato pubblicamente il capo dei servizi segreti perché quest’ultimo, sapendo, grazie alle spie in Ucraina, come la pensavano davvero gli ucraini, abbia fatto a Putin un resoconto veritiero che il dittatore non voleva ascoltare.


Aldo Cazzullo, giornalista

Nato è la parola-chiave. «Fuori l’Italia dalla Nato!» scandivano i cortei rossi come quelli neri, negli anni 70. E anche oggi si saldano i duri e puri di sinistra con la destra sovranista. La guerra di Putin uccide ogni giorno decine se non centinaia di vecchi, donne, bambini; ma noi filosofeggiamo, poiché non esistono il bene e il male, il torto e la ragione, il bianco e il nero; esiste solo il grigio, in cui tutto può essere giustificato. Ma il giustificazionismo attorno a Putin, nei giorni del massacro, è davvero eccessivo.

Fateci caso: spesso sono gli stessi del No al Green Pass. «Io non sono contro i vaccini, però…». «Io sono contro Putin, però…». Sono quelli del «però». Com’è ovvio, il Green Pass e Putin non c’entrano nulla. Ma la logica è la stessa: noi siamo quelli che non la bevono, noi siamo quelli che cantano fuori dal coro.


Massimo Sideri, giornalista

Siamo abituati a pensare alla scienza come a un pantheon di cervellone e cervelloni con i capelli spettinati. Ma la scienza ha un costo, un bilancio degno di una multinazionale: solo in questo momento tra Usa, Europa e Russia sono in ballo decine di miliardi di progetti vitali per il progresso tecnologico. Nel Sud della Francia, a Cadarache, si sta completando il più grande impianto al mondo per la sperimentazione della fusione nucleare delle stelle, Iter. Paesi coinvolti: Europa, Usa, Cina e Russia.

L’Esa sta(va) lavorando con la Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, per portare un rover su Marte. Valore: 1,6 miliardi. Ancora: i più importanti centri al mondo, come il Cern, sono una sorta di «Nazioni Unite» della scienza. Il percorso per portare la Russia a diventare un membro stabile del centro di fisica delle particelle di Ginevra venne firmato nel 1993 dall’allora direttore e Premio Nobel italiano Carlo Rubbia. La lista è infinita e in queste ore i ministeri come il Mur hanno chiamato i vari centri italiani come l’Enea e il Cnr per capire se esistano eventuali progetti in corso in comune con Putin (su tecnologie pericolose).


Michele Boldrineconomista, accademico

A Belgrado manifestano in appoggio all'invasione russa. Ricordarselo quando la Serbia verrà a chiedere di entrare nella UE per spillare sussidi. L'Europa non è solo geografia.


Marco Taradash, politico partito Radicale

Vedo le immagini delle ucraine in fuga con i loro figli. No, in Europa non è accettabile. La sfida nucleare di Putin può rinnovarsi in qualsiasi luogo e momento. Occorre che la Nato, gli Usa e l’Ue stabiliscano una linea rossa: il bombardamento di Kiev. Oltre si accetta la sfida.


Claudio Petruccioli, Politico e giornalista

Non mi riconosco assolutamente in quel che ha detto oggi Landini. Sono diventato di destra? Sono un traditore della classe operaia? Decidete voi.

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