domenica 27 marzo 2022

Contessa Entellina. Appunti e dati storici

 La Storia diversa 

Abbiamo evidenziato in altre pagine del blog che l'agricoltura in Sicilia, nella seconda metà del quattrocento, era praticata solamente (o soprattutto) in alcune (non quindi in tutte) aree  delle zone costiere. Ciò per la semplice ragione che la produzione cerealicola superava -in quella limitata situazione- il fabbisogno locale dell'Isola e quello del mercato esterno.

D'altronde era quella una fase storica in cui l'intera area mediterranea soffriva di una pesante crisi demografica dovuta ad ondate epidemiche che avevano ridotto notevolmente la popolazione e la domanda estera del grano duro siciliano.

Le aree che venivano dedicate alla coltura del grano erano comunque tutte prossime ai centri abitati (città demaniali, regie o signorili) che comunque non distassero dai "caricatori".

caricatori erano in quel periodo: Sciacca, Girgenti, Licata, Terranova, Termini, Castellammare, Trapani, Marsala, Mazzara, Vindicari, Agnone, Pozzallo, Siracusa, Agosta, Catania, Taormina, Milazzo, Patti, Brolo, Naso, Cefalù, Roccella, Tusa.

 Il caricatore di Sciacca era allora uno dei principali porti frumentari siciliani per la considerevole capacità di immissione di salme di frumento sul mercato: nella prima metà del quattrocento era il terzo dopo Licata e Agrigento  e  in età moderna, già con l'arrivo nei territori dei Cardona degli arbëreshe, si mantenne ancora nel primo gruppo dei caricatori siciliani. 


 Il dato e la rilevanza del caricatore di Sciacca, vedremo in seguito, avranno grande incidenza nella decisione dei Cardona di valorizzare i domini feudali dell'area di Calatamauro facendovi insediare gli arbëreshe. Quelli che daranno origine a Contessa.

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