giovedì 10 febbraio 2022

Ricorrenze e polemiche. Il giorno dedicato all'esodo degli italiani dall'Istria, regione passata nel dopo-guerra all'allora Jugoslavia

Il Giorno del ricordo è la solennità civile nazionale italiana,

 celebrata il 10 febbraio di ogni anno, 

che ricorda i massacri delle foibe e l'esodo giuliano dalmata 


 Oggi per il calendario civile  è «il giorno del ricordo» e viene rievocata la tragedia degli italiani uccisi nelle foibe e degli abitanti di Istria e Dalmazia costretti a lasciare le loro terre a conclusione della seconda guerra mondiale.

  Come spesso avviene in Italia, quell'evento, quel dramma non vede l'intero paese unito; alcuni giornali lo definiscono a distanza di oltre un settantennio  un «casus belli» che mostra punti di vista non condivisi, pigliando spunto da una circolare del ministero dell’Istruzione che equipara quell'esodo storico degli italiani dell'Istria  all'episodio storico all’Olocausto.

  Il ministro Patrizio Bianchi all'esplodere delle polemiche ha dovuto fare una rettifica e pure una telefonata al presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche italiane.

  La circolare in questione dice testualmente: «Il Giorno del Ricordo e la conoscenza di quanto accaduto possono aiutare a comprendere che, in quel caso la “categoria” umana che si doveva piegare e culturalmente nullificare era quella italiana. Poco tempo prima era accaduto, su scala europea, alla “categoria” degli ebrei». 

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